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Teatro: la casa di una grande famiglia

da | Ott 15, 2018 | Testimonianze & Racconti | 0 commenti

Questo articolo è l’incontro di tante realtà che inconsapevolmente danno vita ad una “grande famiglia” in cui c’è posto per tutti! Per questo motivo ringraziamo il Teatro Auditorio di Cassano Magnago che dà la possibilità di vivere tanti momenti in cui ciascuno di noi si sente a casa… questa caratteristica rende il Cinquantesimo Anniversario del Teatro un momento unico!

In ogni quartiere, in ciascuna via, vi sono piccole case in cui è racchiusa la vita brulicante, caotica, solitaria, frizzante, disperata, combattiva di milioni e milioni di persone. Vi accade mai di pensare che sotto ad ogni tetto, dietro a finestre e persiane ci sono vite che vanno avanti (o indietro a seconda del punto di vista assunto) e si consumano troppo velocemente per alcuni, in modo monotono per altri, ed ancora con le sfumature dei sogni conquistati con sacrifici per altri.

  • Immagino una ragazza che si sveglia di corsa al mattino, fa una colazione veloce, raduna il borsone, raccoglie le scarpette e corre sino alla sua scuola di danza perché sogna di diventare una grande ballerina, danzando al ritmo del suo cuore. Ed è quel tam-tam che si sente lungo la strada percorsa da casa a quell’aula immensa con specchi enormi. Quel ritmo pervade le persone che incontra, facendole fermare, facendole voltare. Quella ragazza sarà una grande ballerina se terrà fede al suo tam-tam!
  • Immagino una donna che è sempre ai fornelli a cucinare le pietanze per i suoi quattro ragazzi formidabili. Lei non si lamenta mai, non dice che è stanca. Eppure, durante una piacevole merenda con la sua migliore amica, confida a se stessa, ad alta voce, che è ora di slacciarsi il grembiule e vedere come è fatto il mondo al di fuori della siepe con candide rose, del giardinetto costellato di fiorellini e deliziose piante e della piccola fontanella il cui suono pare una risata.
  • Immagino un uomo, una carriera brillante come del resto lo sono i suoi gemelli che spiccano sui polsini della camicia. Va sempre in quella pasticceria a bere un semplicissimo caffè amaro ogni mattina alle 8.30, tutti i giorni lungo tutto il corso dell’anno. E quando la dolcissima patisserie è chiusa, potrei scommettere che avrà un’alternativa per soddisfare quell’esigenza quotidiana prima di immergersi in un lavoro senza fine. Quell’uomo non sa che presto, svolterà l’angolo e troverà una richiesta inaspettata che spezzerà la sua canzone mono-nota. O forse tutto resterà uguale.

Da queste vite, dalle persone che sanno mescolare la realtà, il quotidiano ed un pizzico di follia nasce il teatro. Ecco perché quella ragazza corre verso il suo palcoscenico, la donna si slaccia il grembiule e si prepara ad assistere ad una prima e, quell’uomo si troverà davanti ad uno stravolgimento! Abbiamo bisogno del teatro, della magia delle piccole cose che danno coraggio, emozionano e fanno riflettere. Non c’è teatro senza i piccoli e grandi uomini e donne che giornalmente si svegliano e affrontano la vita, con sfide, rimpianti, gioie e lacrime. Il teatro diventa un luogo delizioso dove sul palco in fondo ci stiamo tutti, attori e spettatori.

Diceva J. Copeau:

“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti… E’ lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui”.

E questo bisogno si concretizza in un teatro a misura d’uomo, il Teatro Auditorio di Cassano Magnago che trova la sua piena espressione nella descrizione dipinta dal direttore, Maurizio Tosatti, che ringraziamo sin d’ora ma, ecco le sue parole:

Il Cinema Teatro Auditorio di Cassano Magnago è una vera e propria eccellenza, non solo per il Comune di Cassano Magnago, non solo per la ricca e sempre sold out programmazione Teatrale,  e per la Prima Visione Cinematografica ma anche e soprattutto per essere al contempo esempio di professionalità e volontariato! Esatto, volontariato! Ebbene sì, circa 40 persone tutte assolutamente volontarie da anni si occupano del Teatro intitolato a Papa Giovanni XXIII di Piazza S. Giulio con la cura che si dedica solo alla propria “casa”. L’amicizia che accomuna queste 40 persone è la benzina di un motore a trazione volontaria che fa di questo teatro una casa accogliente e a disposizione degli spettatori. Come direttore di questa struttura non ringrazierò mai abbastanza le persone che si prestano ogni giorno e con assoluta professionalità per fare di questo teatro una casa accogliente per tutti.

Con queste parole, si dà inizio ad un’avventura in cui teatro, attori e spettatori diventano una realtà unica e bella, in cui crescere come accade in una famiglia.

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