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Vuoi uscire con me? Solo se stiamo in silenzio!

da | Feb 20, 2017 | Famiglia | 0 commenti

Viviamo in un mondo di parole che occupano la nostra mente ed il nostro spazio. Le parole sono belle e affascinanti ma troppe parole rischiano di ingombrare. Le parole possono diventare vecchie, usate, al pari di oggetti e souvenir che ricoprono i mobili della nostre case e interi ripiani degli armadi. Ma, come in casa e nel guardaroba si fa pulizia, è possibile adottare questa tecnica anche sulle parole grazie ad un’arte, il silenzio!

  • è fastidioso?
  • ci imbarazza?
  • ci salva?

L’esperimento del silenzio

Provate per un giorno intero a casa, con i colleghi, in famiglia, con gli amici ad ascoltare solamente. Non portate telefoni, non accendete televisione, radio, computer. State con voi stessi e con le persone che avete vicino. Lo spazio si assottiglia è vero: proverete questa sensazione ma, resistete e date retta al silenzio. Scoprirete che a poco a poco emergeranno i pensieri e le emozioni vere, nascoste da quelli che erano dialoghi estenuanti e parole senza alcun senso. Le parole distraggono e allontanano alla fine. Il silenzio ci rende attenti e avvicina. Le parole svuotano, il silenzio riempie e accende.

Quanto valore ha il silenzio?

Per scoprirlo, è possibile indagare tra i pensieri degli scrittori e, tra pagine e libri ecco, una voce si eleva per regalarci il senso del silenzio. Questa voce ha un nome, Kahlil Gibran e ci sussurra lievemente questo:

“Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l’anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina al cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d’esilio.” (da Le ali spezzate)

Parole forti, appaiono quasi una condanna per il mondo. In effetti se osserviamo le conseguenze dell’evoluzione tecnologica e scientifica dell’uomo, questo mondo condanna l’umanità. Troppe informazioni e poche risorse investite nella purezza dell’uomo. Il silenzio allora diventa l’arma che libera, che ci fa volare e riscoprire l’essenza dello stare insieme e dell’ascoltarci, gli uni con gli altri.

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