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Atteggiamenti e comportamenti del buon cittadino

da | Gen 14, 2019 | Nel quotidiano | 0 commenti

E’ curioso leggere le consegne dei compiti dei ragazzi a scuola. Ed è ancor più interessante mettersi alla prova, tornando un po’ ragazzini, svolgendo i temuti e lunghissimi esercizi. Tra i quesiti che le tante materie scolastiche pongono, uno ha fornito il punto di partenza per una riflessione tutt’altro che banale! L’assegnazione del compito scolastico di cui ci occupiamo, riguarda la materia Spagnolo e consiste nell’elencare le regole del buon cittadino sia per ciò che riguarda gli aspetti positivi, sia per quelli che sono i divieti, le cose da non fare, utilizzando un’espressione semplicistica. Una sorta di guida da realizzare per poter approfondire l’educazione civica non solo italiana ma anche estera.

Insomma, abbiamo davanti una tabella bianca, con due righe e dieci colonne, il cui titolo tradotto (dallo spagnolo) è: “Il buon cittadino“. Le due riflessioni primarie che sorgono così palesi e spontanee sono, da un lato, la difficoltà nell’esprimere cosa fa un cittadino per essere efficiente e avere una buona posizione nei confronti della società, dall’altro la presa di coscienza che non importa il luogo ove ci troviamo, un buon cittadino lo è sempre ed ovunque, almeno tenta di realizzare questa impresa!

Essere un buon cittadino… fatica di Ercole o piccolo impegno quotidiano?

Osservando la tabella da riempire ci chiediamo se essere buoni cittadini richieda sforzi troppo grandi o sia sufficiente applicare quei pochi ma preziosi valori che ogni giorno ci fanno avvicinare di più all’obbiettivo. A ben pensarci la seconda opzione è quella più vera ed aderente alla realtà, nonostante l’elenco sia difficile da compilare perché… “essere un buon cittadino” è una locuzione a cui non pensiamo mai!

Il limite nell’affrontare la consegna di un compito così semplice, sta nel non riflettere sul ruolo che ogni individuo ha nei confronti di sé stesso e della società. Essere un buon cittadino non riguarda solo gli altri, il prossimo bensì la nostra personalità. Più ci chiudiamo, isolandoci, meno saremo coinvolti nella quotidianità del paese in cui viviamo e, abbasserà il contributo ed il valore aggiunto che potremmo donare se ci aprissimo un poco di più.

Tra gli atteggiamenti positivi per essere buoni cittadini troviamo:

  • partecipare attivamente alla vita sociale, culturale e civica della città;
  • rispettare l’ambiente ed averne cura;
  • adempiere alle leggi e norme della città e della Nazione;
  • avendone la possibilità aiutare i cittadini attraverso il servizio sociale;
  • relazionarsi con gli altri, accettando il “diverso” e rispettando qualsiasi essere vivente;
  • mettere al servizio della città le proprie potenzialità;
  • trattare ogni spazio ed ogni persona come se fossero la propria casa ed i propri affetti […]

Tra gli atteggiamenti negativi da evitare per essere buoni cittadini troviamo:

  • essere egoisti;
  • pensare ai propri interessi personali, creando opportunità illegittime che agevolino solo se stessi;
  • imporre i propri pensieri, limitando la libertà altrui o denigrandoli;
  • non assumere né colpe né responsabilità, nuocendo agli altri;
  • sprecare ciò che potrebbe costituire risorsa;
  • considerare il proprio comportamento e le proprie azioni come unici metri di misura;
  • deturpare l’ambiente e gli spazi sociali […]

Questo elenco che abbiamo lasciato aperto, di modo che ciascun lettore possa completarlo con proprie riflessioni, ci rende evidente come il buon cittadino è cosmopolita, ossia ha una prospettiva universale! Ogni angolo di mondo per un cittadino cosmopolita è la propria città e ne ha lo stesso riguardo e rispetto.

Aspettiamo commenti e riflessioni di voi lettori che aiutino a rendere questo articolo più interessante e vario, come dovrebbe esserlo una comunità di “buoni cittadini”!

Buona lettura!

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