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Preoccupazioni e dubbi : testimonianza di una mamma

da | Feb 1, 2018 | Famiglia | 0 commenti

Preoccupazioni e dubbi… come posso dialogare con mio figlio?

Tra molte richieste e domande che arrivano in redazione abbiamo scelto di condividere con voi il quesito di una mamma..

Ci scrive Annabell (n.d.r. i nomi riportati sono di fantasia per tutelare la privacy):

“Oggi, torno da scuola ed ho il morale a terra! La maestra di mio figlio (frequenta la seconda elementare) mi ha chiesto di dedicarle un po’ di tempo: doveva parlarmi e aggiornarmi con alcune informazioni importanti circa i voti di mio figlio! Luca non avrà voti alti nel primo quadrimestre. Potrebbe sembrare in apparenza una banalità ma, vorrei un consiglio su come affrontare il discorso con mio figlio. Purtroppo Luca non ha voglia di fare i compiti, di leggere, di affrontare i libri con interesse… Ogni volta devo litigare con lui e mi fa male sostenere questo peso! Io non ce la faccio più tanto che non ho chiesto molto altro alla maestra! Ciò che mi chiedo continuamente è se Luca non arriverà alla sufficienza in questo quadrimestre… se dovesse continuare così potrebbe rischiare la bocciatura? C’è qualche normativa che lo impedisce?”

Preoccupazioni e dubbi : meglio essere riflessivi!

Queste richieste e la testimonianza di Annabell ci fanno riflettere su quanto delicata può essere l’armonia di un bambino e quanto talvolta può essere non facile entrare in relazione con lui.

  • Basta una piccola discussione tra amichetti e subito si dipinge sul volto del piccolo un’ombra, un velo di tristezza.
  • Potrebbe esserci un sovraccaricato di aspettative: i genitori desiderano che sia bravo a scuola e si comporti bene… ogni tanto è meglio lasciare più spazio senza affaticarlo!
  • Oppure ha qualche difficoltà e non vuole mostrarla per timore, per paura.

Talvolta da una minuzia il bambino perde coraggio ed allora, con pazienza è necessario instaurare un dialogo fatto di molti strumenti: un disegno, un gioco, un abbraccio inaspettato, una storia.. scegliete voi il mezzo con cui comunicare con il vostro bambino. Ascoltate e confrontatevi con la maestra .. potrebbe trattarsi di un periodo faticoso!

Preoccupazioni e dubbi : Annabell continua la sua testimonianza…

“Luca è un bambino che non ascolta, reagisce male, si arrabbia, ha un rifiuto nel parlare con me! Se provo a fargli un discorso lui replica con un atteggiamento prepotente oppure fa finta di ascoltare ma in realtà prende in giro con smorfie! Oggi, non sapendo più come aiutarlo e come poter parlare con lui, ho pianto…”

Preoccupazioni e dubbi : talvolta è necessario chiedere un aiuto esterno!

Ogni bambino ha il suo carattere e la sua speciale personalità, come si può vedere dal blog ci avvaliamo della collaborazione di consulenti specifici per scrivere determinati articoli (possono essere psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, altre personalità per differenti tematiche..). Per sbloccare la situazione, e non farla precipitare, potrebbe essere utile parlare con professionisti che lavorano tutti i giorni con i bambini e le loro squisite caratteristiche che spesso sfuggono ai grandi. Rivolgersi ad un aiuto esterno concretamente significa affrontare una situazione con ulteriori strumenti che potenziano ciò che c’è in famiglia o fanno emergere nuove caratteristiche per costituire un nuovo equilibrio nelle relazioni tra i membri della famiglia e per donare nuova armonia al bambino!

Avere coraggio, non aver timore nel chiedere aiuto esternamente, affrontare con serenità e tranquillità questi ostacoli sono ingredienti fondamentali!

Preoccupazioni e dubbi : voi mamme come li affrontate, che consiglio potete dare ad Annabell e Luca?

Per la bocciatura facciamo riferimento alle parole del Ministro Fedeli:

“Alla primaria varrà la normativa già oggi vigente (riferimento ai decreti aggiunti alla legge 107/15 ed in particolare al D.L. 62/17) la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe. [si esplcita] che l’ammissione è prevista anche in caso di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Questo non per rendere impossibile la bocciatura, ma perché chiediamo alle scuole di attivare – proprio grazie alla legge approvata, che rafforza questo meccanismo – specifiche strategie di miglioramento per sostenere il raggiungimento dei necessari livelli di apprendimento da parte degli alunni più deboli. Vale a dire che prima di arrivare a una bocciatura la scuola dovrà mettere in campo azioni mirate a non lasciare solo chi resta indietro”.

Con questo articolo vogliamo puntare l’attenzione sul dialogo con i bambini perché crescano senza paura, con coraggio e armonia!

Grazie ad Annabell! Un abbraccio dalla redazione per te ed il piccolo Luca! Noi pubblicheremo i consigli che ci arrivano: scrivete direttamente sulla pagina Facebook!

 

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