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Libertà di amare: solo una commedia?

da | Dic 12, 2019 | Tempo libero | 0 commenti

“Se ti nascondi dietro la paura e la tua vita è nera, buia e scura, urla più forte, urla a squarciagola, l’amore è viola noi siamo così. Spezza l’anello della tua catena, tingi il tuo cuore di viola e di lillà. Il mondo cambia e cambierà la scena, viola è il colore della libertà.”

(citazione tratta dalla commedia teatrale “Viktor und Viktoria”)

Camminare lungo i vecchi binari della ferrovia, con la pioggia ghiacciata che cola lungo il proprio corpo, un ombrello rotto, inutile, pieno di istanti impressi nella stoffa logora: camminare e non distinguere più un’orma dall’altra.

Sentiamo suonare la porta di un campanello: chi sarà mai ad un’ora così tarda? Tentenno ed infine vado ad aprire la porta, un inebriante profumo di Rosa bianca e cioccolato mi cinge in un abbraccio. Dietro di me, i bambini della casa famiglia si precipitano ed anche quel delicato mucchietto di pelo salvato pochi giorni prima tenta di raggiungerci… un bipede umano travestito da elfo sorride e attende il mio “finalmente!”.

La mano nodosa di una madre stanca dei giorni di questa Terra è chiusa in un pugno. Lì, tra quelle pareti bianche attende i suoi figli e le sue figlie, cinque in tutto. Perduta nei suoi pensieri, lucida e consapevole che presto giungerà l’Angelo che la prenderà con sé per tornare finalmente a casa. Se solo potesse rivederli tutti insieme… quei miei figli che forse non ho amato abbastanza, non ho saputo proteggere… quei miei figli ai quali ho fatto sempre mancare il bacio della buona notte ed a cui non medicavo mai le ginocchia sbucciate.

“Corri, corri, vediamo chi arriva prima!” – è la voce di un bambino, dieci anni forse che incita l’amichetta ad arrivare veloce più della luce nel loro posto segreto. Pochi giorni prima avevano raccolto un uccellino vicino ad un cespuglio. Infreddolito e tremante aveva un’ala sporca di sangue. I due bambini, unendo i risparmi dei loro salvadanai, avevano acquistato una casetta e dei medicamenti. Quel giorno videro il candido uccellino iniziare a muovere l’ala e pieni di gioia si scambiarono un affettuoso abbraccio pieno di innocenza!

L’amore è una vecchia valigia, consumata, piena di graffi e dal classico odore di cuoio, da portare con sé ad ogni pezzo di strada, ad ogni caffè consumato. Una valigia che viene trascinata come un peso per farci memoria che l’amore comporta un sacrificio enorme, che può fare male, provocando dolore. Una valigia che a tratti diventa leggera, quasi sospesa come se ci volesse trascinare un poco più su e farci apprezzare un pizzico di eterno, perché c’è sempre spazio per amare di nuovo, ancora, senza stancarsi! Ci si chiede a quale prezzo si deve arrivare per sfiorare il pieno significato di una realtà che ci spaventa e ci attrae.

Un dualismo quello di donarsi e ricevere che da sempre attanaglia l’uomo, il cercatore vagabondo, instancabile nonostante le ferite ricevute, le delusioni provate. La vita ci viene in aiuto, offrendoci di giocare, asciugandoci le lacrime, chiedendoci di indossare vestiti diversi, scomodi all’inizio o semplicemente assurdi! Ma quando si inizia a morire di freddo, forse vale la pena tentare! Cambio di stile e perché no?!, anche di voce o addirittura di genere, di nome! E se si ha paura, la vita ci aiuta con strumenti decisamente creativi!

Scrivere una nuova vita e verità rammentando la valigia vuota è una sfida, quella di riempirla di un Amore rinnovato, puro e autentico!

“Il tuo corpicino, buffo testolino rosso e oro, pesava così poco. Ti ho deposto in un’alcova ricavata dalla Madre Terra! Ma sono sicura che tu sei già lassù, tra le nuvole leggere cariche di fiocchi di neve. Hai lasciato un vuoto nella valigia dicendomi di riempirlo, asciugandomi una lacrima, suggerendomi di credere ancora! Ciao piccolino…”

Si ringrazia il Teatro Giuditta Pasta di Saronno.

Si ringrazia il regista, Emanuele Gamba, gli attori Veronica Pivetti e Giorgio Borghetti, Yari Gugliucci, Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti e tutto il cast tecnico, per una commedia realizzata con cura e dedizione!

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