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Fridami: l’unica cosa che conta è l’Amore

da | Ott 8, 2022 | Arte & Teatro | 0 commenti

7 Ottobre 2022 | Biblioteca di Busto Arsizio | Incontro con Manuela Carnini, Artista Contemporanea (Fridami nome d’arte)

Le vesti azzurre, tra le mani il Sacro Rosario:

<Ecco la Serva del Signore. È regina, perché prima e serva, perché si è fatta e ha voluto rimanere tale. Povere mamme che portate tutto, che provvedete a tutto, che non siete mai stanche! Possa Dio riempirvi di gioia come ha riempito la sua mamma: Maria.> (Don Primo Mazzolari)

Il 7 Ottobre è un giorno molto profondo poiché lo sguardo ed il pensiero sono rivolti ad una figura candida, dolcissima: la Madre di Gesù. E’ il giorno della Beata Vergine del Rosario.

L’emozione percepita durante l’annuncio della presentazione del libro di Manuela Carnini, Donna di Rosa, in arte Fridami, in questo giorno benedetto, ha incalzato la lettura del suo primo libro “Fridami – L’unica cosa che conta è l’amore” [Dantebus Edizioni]. Ebbene, tra le mani tutto c’era che un testo, piuttosto, sarebbe più corretto indicarlo come strumento di meditazione, preghiera, elevazione in cui si contempla, di nuovo, il mistero del Divino fattosi Uomo.

Copertina de “Fridami – L’unica cosa che conta è l’amore”

<Guarda, una lacrima! Un sapore dimenticato. Da quanto non accadeva?

Un petalo essiccato. Avrei potuto scegliere un destino diverso per lui, ad esempio affidarlo alle mani callose che lo avrebbero vetrificato, senza che perdesse una sola tonalità.

Era natura?

Quel corpo in cui le tracce negative e l’occhio che pare un gabbiano, in uno sfondo di velluto floreale, suggeriva di lasciare che la manifestazione potente dell’Osanna, estrapolasse la risposta.

Prima di giungere a quella forma umana, conobbi la bellezza della Rosa, l’umiltà di chi accolse la richiesta di incarnazione in forma umana di questo simbolo amoroso. In quella tavoletta d’argilla si rivelò una luce di donna e di madre. 

Solo l’Amore guarisce – 2021

Nella raccolta proposta, scaturita dal cuore di Fridami, potevo permettermi di levarmi il cappuccio del mantello e godere degli inni, delle preghiere e del Nardo, sulla pelle peccatrice. Solo un istante di calore, tanto bastò perché ottenni una lacrima.

Pochi libri, testi, raccolte sanno commuovere, anzi smuovere i propri irremovibili altari. Nulla, le lacrime, con un balzo lieve sopraggiunsero. Più mi inabissavo negli strati di petali offerti – credetemi – ben più di sette, più conoscevo ed ignoravo sin dove sarei stata condotta.

Ogni volta è scrutare un Amen pacificatore, redentore, onnipotente. 

Ogni petalo si fa Salmo, diventa oracolo, monito, mostra le leggi per cui abbiamo voluto servire, insoddisfatti, così da strapparci o lasciarci lacerare il cuore. Ciascuna pennellata è Amore, l’impressionista che ferma con colori immediati e indelebili la propria Alleanza.

Tenerezza – 2021

Fridami: nel suono di un Nome , forgiato dall’ardore libero di una fiamma, vi è la passione verso la vita e l’eterno, l’incisione di membra che operano per un organo propulsore, nel quotidiano, nel notturno silenzio, nel diffondere il destino di rose uniche, originali e irripetibili.

Ne si legge un messaggio francescano e contemporaneamente vi è incisa la mistica contemplazione di Chiara d’Assisi.

L’amore… dunque sono.

Un gesto rivoluzionario ma forte dell’idea libera ispirata al Cristo, messaggio conduttore in ogni opera della Donna di Rosa. E’ tempo di indossare nuovamente il cappuccio, la pelle ruvida di vizi va celata, si conserva l’estasi della Lode verso l’amore di Anime ferite e sanate. 

La lacrima trova un poco di pietas, e si accinge ad un pascolo, concedendosi infine alle sottili nervature di un petalo di Rosa. L’amore salva.

Dinanzi al capolavoro qui raccolto, l’Amen pronunziato accompagna subito un Ave verso la prossima forma in cui si presenterà la Rosa per mano di Fridami.

Amor vincit omnia.>

Manuela Carnini (Fridami)

Questo sentire, leggendo e lasciando che i sensi si permeassero di petali, hanno condotto a tale viaggio. La pelle esposta al Sole rileva il luccichio tipico dei rei, eppure la Rosa in ogni suo esprimersi è Rosario guaritore, è voce di Miriam di Nazareth. Si torna al quotidiano, indossando i propri costumi, celando, consapevoli quel sé che nell’inconscio ha già trovato Misericordia.

Manuela Carnini, Donna di Rosa, Fridami in arte, madre, donna, chirurgo cardiovascolare, mostra con la stessa delicatezza delle sue pennellate le proprie peculiarità: resilienza, amore ed una forte appartenenza alla Fede.

Si ringrazia con affetto sincero Manuela Donna di Rosa; si ringrazia la città di Busto Arsizio e coloro che hanno permesse di raggiungere tale evento. [Il libro è ordinabile p le principali librerie ed online, sia nelle casa editrice – clicca qui – che sulle divere piattaforme]

erica g.

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