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Charlie Gard: segno di Vita tra le corsie dell’ospedale

da | Lug 17, 2017 | Healthy & Beautiful, Pediatria in pillole | 0 commenti

Charlie Gard, un caso mediatico, un esperimento scientifico o un piccolo miracolo?

Il caso mediatico di Charlie Gard

Una corsa contro il tempo che vede il proprio nucleo centrale nel 30 Giugno 2017, giorno in cui l’ospedale londinese è autorizzato a staccare i macchinari che tengono in vita Charlie Gard. Da questa data il mondo fa sentire la sua voce! Infatti, dalla raccolta fondi, intrapresa durante la battaglia dei genitori contro le sentenze britanniche, all’accorato e caldo aiuto levatosi da grandi voci quali sono quelle di Donald Trump e Papa Francesco, sono trascorsi 15 giorni. Social network, giornali, pareri, opinioni da terre diverse, culture e tradizioni differenti, si sono unite per dare speranza a questo bambino. Voci di scienziati e ricercatori, preghiere mute e silenziose, candele accese, luci blu che tingevano i monumenti delle piazze più importanti: tante persone, tanto affetto per Charlie Gard.

La domanda che sorge spontanea è: “Davvero si tratta solo di media e audience?”Forse è il cuore che sta prendendo una posizione e, ci è voluto un bambino per arrivare a questo!

Il caso scientifico di Charlie

Le Sindromi da Deplezione del DNA Mitocondriale sono un gruppo di malattie genetiche rare; la caratteristica principale di tali Sindromi consiste in una forte riduzione del contenuto di DNA Mitocondriale nelle cellule. I mitocondri forniscono energia alle cellule ed in definitiva al corpo. Senza energia l’intero organismo va incontro a difficoltà enormi. Cervello, muscoli e fegato, organi che consumano moltissima energia, si trovano a funzionare male e poco, dando origine a disfunzioni importanti e spesso fatali. Gli individui che nascono con questa sindrome difficilmente possono diventare adulti.

Una cura vera e propria, già sperimentata e testata sugli umani non esiste. Vi è un protocollo sperimentale (firmato da ricercatori internazionali coordinati dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma) testato su modelli animali: questo si vuole provare su Charlie Gard. Infatti, è imminente la visita medica da parte dello specialista americano che valuterà la terapia a base di precursori del DNA.

  • Perché allora abbandonare Charlie quando prima non si è provato davvero tutto?
  • Perché non lasciare una porta aperta alla speranza nonostante le cure possibili stiano svanendo?

 Il miracolo di Charlie Gard

Forse pochi se ne sono accorti ma un miracolo è accaduto davanti ai nostri occhi! Tale rimarrà quale che sia l’esito finale scaturito dal giudizio umano.

Di che miracolo parliamo se Charlie è ancora in ospedale? Charlie Gard, il piccolo ‘esserino’ di undici mesi è riuscito con il suo silenzio e la sua vita contrassegnata dalla malattia a convincere la quasi totalità delle persone che una vita, meglio la Vita, merita di essere difesa. Ci sono molti bambini che soffrono, che muoiono ogni giorno senza avere la possibilità di sopravvivere, senza che nessuno si batta per loro un po’ di più.

Charlie è divenuto simbolo della vita e della lotta per la sopravvivenza.

Con lui si sono schierati gli uomini che, in prima linea, come detto sopra, possono smuovere il mondo. Con lui ci sono milioni di voci reali e virtuali che dicono un “no” al porre fine alla sua brevissima esistenza.

Contro ciò che è il verdetto di questa malattia genetica rara, contro le aspettative.

Charlie Gard è il segno, è il bambino che racchiude in sé la dignità di ciascun uomo e donna colpiti da malattie incurabili: la vita va comunque difesa, sempre. Anche i più deboli meritano qualche briciola di speranza di fronte al traguardo finale.

Se la maggior parte della popolazione mondiale è a favore della vita a qualunque costo è per sottolineare l’importanza dell’esistenza stessa. Ogni vita ha valore, anche di chi è colpito dalla malattia. Sarebbe troppo facile e troppo pericoloso poter scegliere se vivere o morire, addirittura se fossero altri a decidere per l’individuo.

Cosa significa “meritare di morire” altrimenti “soffre troppo”?

Come si può meritare la morte piuttosto che la vita?

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