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Carlo Pastori, un uomo “Duomo”

da | Lug 31, 2023 | Arte & Teatro | 0 commenti

AUF – Costruire Cattedrali (uno spettacolo Duomo) | Testi di Paolo Covassi e Carlo Pastori | Regia di Marta Martinelli | Liberamente ispirato al libro “Costruire Cattedrali” – il Popolo del Duomo di Milano – di Martina Saltamacchia, 
curatrice della mostra AD USUM FABRICAE

Nato il 29 Febbraio. Compio gli anni una volta ogni quattro! cit. Carlo Pastori

Carlo Pastori è un milanese DOC contraddistinto da una Allegria contagiosa. Una peculiarità notevole poiché è un comico (ha partecipato a Zelig e Colorado Café) eppure il timbro della sua voce è inebriato di felicità tangibile, concreta, vera. Non è scontato in questi personaggi inoltre, il suo tratto comico non è l’unico a convivere nell’artista poliedrico e nell’uomo inventore altrettanto eclettico di idee quale è Carlo.

Sin da piccolo sa che il richiamo Maestro ha un unico nome, Arte. Ci vuole qualche tempo, qualche esperienza in più per entrare nei sentieri predisposti ad accogliere le impronte di Carlo. E tutto arriva quando è il momento. Carlo impara ad essere artista e uomo nei medesimi momenti. Non è un parallelismo, piuttosto sono linee che si incrociano, si sovrappongono, si scavalcano, armoniose, talvolta complesse, altre più divertenti. Ascoltando Carlo Pastori si percepisce una eterna giovinezza, matura, consapevole eppure capace di soavità, leggerezza, sempre pronta a spronare verso l’alto.
Sarà per gratitudine e memoria – due parole puntuali, precise intercalate durante una conversazione consumata a cavallo tra una passeggiata a piedi ed una traversata sul fiume -, che Carlo introduce il proprio lavoro in sinergia con Marta Martinelli (regista) sul Duomo di Milano.

AUF – Costruire Cattedrali (uno spettacolo Duomo)

La Gratitudine e la Memoria: il ricordo dei momenti di Festa da piccolo è tangibile ed è sempre legato al Duomo di Milano, lì si andava quando c’erano ricorrenze, solennità. Il piccolo Carlo rammenta che ha potuto conoscere quelle figure chiamate “scaccini”, d’altronde la Chiesa doveva chiudere ed anche gli ultimi fedeli intenti a sgranare ciò che restava di un intero Rosario, dovevano prendere la rincorsa con il fiato corto! Ed ora, da grande, tra le guglie che racchiudono oltre 5 secoli di storie, affacciate su una Milano proiettata al futuro, il suo sguardo è rapito da tale ossimoro!

In quella terrazza ha realizzato il suo spettacolo in occasione dell’Expo 2015 (Lungh ‘me la Fabrica del Domm), anche in tale occasione non manca la presenza forte di espressioni dialettali, onomatopeiche ed una buona dose di ilarità che sottende però a questioni di grande impatto sociale.

Del resto il Duomo chi lo ha voluto? Si è fatto con i milanesi e loro stessi sono stati influenzati dalla presenza di questa Veneranda Fabbrica! Il mecenate Gian Galeazzo Visconti ha avviato sì i lavori eppure, chi ha inanellato quel continuo sostegno a favore di una opera grondante di fede?! I cittadini di ogni ceto, condizione e provenienza. Uno scambio adottivo tra un ideale, un credo di “marmo” e cuori, menti misericordiose, convertite, astute, umili, perspicaci. Quanti sono e quanti saranno a contribuire ad un completamento impossibile da terminare?

La propagazione dell’Arte non conosce confini e culture, sapientemente imbratta con eleganza chi si interpone sul suo cammino. I testimoni sono le statue presenti nel Duomo, più di 3500 tra esterno e interno. Pure la pietra ha una sua coscienza, ha una propria memoria che diventa un continuum, da un’epoca ad un’altra, trasmettendo le testimonianze di fede che ciascuno ha, a prescindere a quale Dio si rivolge…

Carlo Pastori: l’Uomo “Duomo”

Carlo Pastori vivendo il Duomo, diventando un uomo capace di trasmettere arte, si costruisce accogliendo la vita e promuovendola! I suoi quattro ragazzi – Giacomo, Giovanni, Elia e Martino – in qualche modo hanno preso spunto dalle sue orme per avviare altre strade attinenti alla comunicazione ed all’educazione! La compagna di vita Patrizia abbraccia la dimensione della formazione (è insegnante alla Scuola Primaria). Insomma una vera e propria diffusione di progettualità in valori spesso lasciati da parte. Carlo ci crede ed è ben deciso a perseverare in tali obbiettivi, spingendoli sempre più in là.

Così presto accoglieremo la sua visione di un Angelo, capace di indagare l’esistenza di personaggi singolari ed emblematici come Alda Merini!

Si ringrazia per la disponibilità e la grande umanità Carlo Pastori; si ringrazia “La Nostra Famiglia“, il Comune di Castiglione Olona per aver dato spazio a tale produzione nel contesto del Castello del Monteruzzo. La sensibilizzazione e l’inclusione sono temi caldi, fulcri su cui è stato ospitato Carlo Pastori con il suo “AUF”. La tematica di rilievo è il progetto “Sport Anch’Io” affinché si possa ristrutturare la palestra della sede di Castiglione Olona della Nostra Famiglia.

erica g

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