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Broadway Celebration: la potenza della voce

da | Mag 26, 2019 | Arte & Teatro | 0 commenti

La voce: quale strumento sublime e potente che è!

Con il suono l’uomo può arrivare in atri celati ad altre specie. Con le parole rese sacre dalla musica, l’uomo vola. Non se ne rende nemmeno conto, eppure è così. La voce è un remo fine e sottile, agile, che permette, se usato bene, di cavalcare le onde, le cascate addirittura! Con la voce si possono fare le vogate migliori.

Un dono, è la voce!

Chi lo ha deve sapere che possiede un talento potente, capace di far vibrare il cuore, le fibre di ogni uomo, donna, bambino, anziano che incontra sul proprio cammino.

La voce sconvolge, incanta, sa elevare ma può far atterrare bruscamente. Che meravigliose scoperte e ricerche si compiono! Ci sono dei viaggi che partono da dentro, si avvolgono e diventano nodi così articolati che solo in suoni possono sciogliersi e regalare l’emozione di lacrime, di sorrisi, di speranza, di storie di uomini tanto quotidiane ma assolutamente indimenticabili! In fondo, tutto ciò che di più “stupendoso” (n.d.r termine utilizzato da Mary Poppins in “Il ritorno di Mary Poppins”) esiste, nasce da piccole attenzioni, dettagli tanto umili e poveri, resi preziosi dalla sensibilità di chi crede nei sogni!

Forse sono nati così i Musical, le Opere Musicali, quelle arie tanto amate e cantate, che risuonano nei nostri intrecci di pensieri, nei battiti accelerati mentre corriamo a quella fermata di autobus… e il tempo scorre mentre noi, affannosamente, desideriamo “cogliere l’attimo”! Cogliamolo!

Cantate nei palchi dagli attori più acclamati, imitate sotto la doccia, rivisitate per i cori, scritte a lume di candela, pensate tra singhiozzi di fronte a tasti bianchi e neri di un pianoforte divenuto un amico fidato, un consigliere: ecco quelle opere eterne, così sacre che la voce teme d’incrinarsi nell’impersonificarle!

Sì, nascono così le Opere che a teatro si incarnano e prendono vita… maestri e registi diventano soffiatori artigiani che modellano, creano, impastano, rifiniscono parole, battute, note, gesti. Infine, alitano su di essi il proprio carisma ed il messaggio che quest’opera vuole celare. Insomma il tutto diventa magia… e la voce è quella bacchetta in mano ad uno stregone buono affinché tutti possano rimanerne incantati e colpiti. Come? Nei tempi e nei modi che a ciascuno occorrono!

La Voce lavora come l’acqua sulla roccia…

Tale magia ha preso vita grazie ad artisti eccezionali e ad un ilare Virgilio che ha condotto per mano ciascuno degli spettatori presenti Venerdì scorso presso il Teatro Openjobmetis di Varese.

Ogni spettatore è diventato protagonista di un tour in 160 minuti per le vie dei Musical.

Un viaggio andata e ritorno, tra spartiti e storia, vivendo esperienze intense, proprio come al Teatro di Broadway, impregnati dall’inebriante abilità vocale dei “10toBroadway, performer vocali di altissimo livello fondati e guidati da Angelo Galeano e Marco Caselle, accompagnati dall’Accademia Solevoci (diretta dalla guida esperta e appassionata del Maestro Fausto Caravati) con i suoi vivaci allievi: i BloomingKids, le Pop Up, i Greensleeves Gospel Choir.

Virgilio, così come si è definito – e non ci poteva essere una similitudine più appropriata – è proprio il Maestro Angelo Galeano, vocal coach eccezionale ed esperto di Musical. Sul palco ha creato un filo conduttore ed una sintonia con ciascun spettatore talmente intensi e vivi, che pareva davvero di indossare i panni di Dante, sentendosi inizialmente smarriti ma, subito pronti a ritrovare la bellezza, l’amore, la Gioia vera.

Tutto questo mediante la voce pulsante, vibrante!

Minuto dopo minuto, tra passato e presente, la voce dei solisti e del coro ha penetrato mente e cuore.

Una voce disperata, calda, morbida, nostalgica e potente ha condotto le incertezze del cuore nelle vie umili di Parigi, incontrando i volti de “I Miserabili” segnati dalla povertà, dai piccoli e grandi sconvolgimenti quotidiani, autentici nell’esprimere i propri sentimenti, consapevoli della fragilità umana e della fragilità del futuro.

Una voce nuova e scherzosa però, decide di alleggerire momenti così drammatici, testimoni di amori non corrisposti, nella freschezza di una coppia unita da timidi innamoramenti estivi. Senza pensieri, divertendosi su spalti e facendo roteare gonne e ricci, ecco le note di Grease!

La voce primordiale, istintiva, scattante come una pantera, evocativa come le mani che battono il tamburo, fa esplodere ogni cellula del cuore in tam tam africani, pronti a celebrare il “Cerchio della Vita” nel Re Leone.

La luminosità giovanile ed una voce cristallina, trasparente, altisonante s’infrange nei colori intensi dei rosoni della cattedrale di Notre Dame. Pervasa dal freddo della pietra,  testimone imperturbabile degli eventi umani così brevi in confronto all’eternità, la voce incarna passioni e amori, eventi fugaci in contrapposizione alle secolari guglie, pensate e costruite per arrivare lassù, verso le stelle.

Stelle incorniciate dalla notte buia, un’atmosfera che diventa sinistra. La voce squillante diventa imponente, si incrocia ad un’altra, turbata. Cosa succede in questo teatro? I colori divengono scuri, il cuore è pervaso da un’ombra! Sarà un fantasma? Cosa chiede? Vuole sedurre animi innocenti? Voci che salgono, sempre più su, ed il fiato rimane in sospeso…

La voce produce emozioni, sensazioni, evoca ricordi, frammenti di memoria, istanti di felicità, infatti…

… come può mancare la gioia contagiosa di un coro scatenato ed effervescente, tanto che rimanere seduti diventa un’impresa titanica?! Ed allora lasciamoci andare alle voci colorate e caleidoscopiche che modellano le note dei brani di Sister Act!

Lasciamoci andare al potere affascinante, dalle forme sinuose, della voce!

Da spettatori, queste voci, ci hanno trasformati in cercatori di sogni, di bellezza, di piccoli gesti quotidiani contraddistinti dalla magia della musica!

Ogni voce ha una propria musica, ed ogni nota trova la propria voce!

La voce e la musica possono fare la differenza, possono creare uomini e donne capaci di sognare!

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