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Bambini in viaggio: cosa mettere in valigia e non solo!

da | Giu 13, 2018 | Healthy & Beautiful, Pediatria in pillole | 0 commenti

Quando si parla di bambini in viaggio non s’intende solo di bimbi e ragazzi che si spostano in luoghi nazionali ed internazionali con i genitori per qualche periodo di vacanza. I bambini (e adolescenti chiaramente) viaggiatori sono tanti:

  • Bambini “migranti” che giungono in Italia con i loro genitori per sfuggire dalle condizioni del loro Paese;
  • Bambini in viaggio “da soli” per motivi di adozione internazionale o fuga;
  • Bambini con cittadinanza italiana (perché nati in Italia) che tornano nel loro Paese d’origine per le vacanze (denominati VFR: visiting friends and relatives).
  • Bambini che vanno in vacanza con le rispettive famiglie per svago.

I bambini in viaggi in giro per il mondo sono circa 2 milioni eppure durante i viaggi è possibile che i piccoli “avventurieri” possano contrarre malattie. Relativamente a questa problematica ed a tanti altri temi sono dedicati i lavori delle giornate dal 12 al 16 Giugno 2018 del 74° Congresso Italiano di Pediatria (promosso dalla Società Italiana di Pediatria (SIP). Roma, Angelicum Congress Center, Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Largo Angelicum 1))

Il titolo del congresso è “Dalla nascita e per l’intera vita” e, tra gli argomenti di maggior rilievo vi sono:

  • Il bambino viaggiatore
  • Insegnare ai genitori a far dormire bene i proprifigli
  • Da 0 a16 anni, 7 tappe e molti consigli per i genitori: il vademecum della SIP per la crescita.
  • Smartphone e tablet, rischi e opportunità.
  • Vaccini
  • Diete speciali: mito o realtà?
  • “Screening neonatale estese: a che punto siamo?”

Quali sono le malattie più comuni e per cui i bambini si trovano a dover affrontare cure mediche, talvolta anche a lungo termine?

  • Diarrea (28% dei casi),
  • malattie dermatologiche (25%),
  • malattie febbrili sistemiche, specialmente malaria, (23%),
  • malattie respiratorie (11%)
  • malattie prevenibili da vaccino (2%), soprattutto infezione da Salmonella typhi e epatite A

I problemi maggiori riguardano i bambini viaggiatori VFR che spesso hanno meno di un anno di età! Inoltre solo il 30% di questi bambini viene sottoposto ad una visita medica prima della partenza. Molti non s’informano a fondo sulle condizioni di rischio e sicurezza sia nel luogo di destinazione sia durante il tragitto e, il controllo medico dovrebbe essere trasversale a tutti i componenti della famiglia, tenendo conto che alcune malattie si presentano a distanza di tempo.

Paesi ad alta endemia: la definizione

L’endemia è il fenomeno per cui certe malattie sono presenti costantemente in determinate zone o regioni, nelle quali tali malattie si manifestano in modo continuo o attraverso l’alternarsi di aumenti e di diminuzioni nel numero dei casi osservati (definizione Dizionario medico – Corriere della sera)

Bambini in viaggio: i consigli dai pediatri

In base alla data della partenza, è opportuno e caldamente consigliato prenotare una visita pediatrica almeno 4/6 settimane prima in modo tale da valutare la storia clinica del bambino, lo stato di salute, la necessità di una profilassi specifica, il percorso di vaccinazioni fatte ed eventualmente programmarne altre, anche in vista dei Paesi di destinazione.

In valigia è sempre utile mettere i farmaci di uso abituale, farmaci ad uso “pronto-soccorso” come anti-infiammatori, antipiretici, analgesici, protezioni solari adeguati, spray anti-zanzare (rivolgersi al consiglio del pediatra se nella meta di destinazione vi è la presenza di malaria), soluzioni disinfettanti, pomate a base di cortisone, prodotti per il mal d’auto/aereo/nave, insomma il kit di “sopravvivenza”. Necessari i documenti quali certificato di assicurazione sanitaria, passaporto, documento d’identità, tessera Nazionale dei servizi.

Al mare: i bambini devono essere sorvegliati (nel senso bonario del termine!), protetti con creme solari ed accompagnati quando vogliono fare il bagno (affidarsi alle strutture di balneazione ed alle misure consigliate). L’acqua salata non comporta rischi infettivi (per le acque dolci invece è bene prestare attenzione perché il rischio di patologie è più elevate se non sono sufficientemente areate).

In montagna: la patologia più frequente in età pediatrica è associata al mal acuto di montagna, causato dal raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2.500 metri. I sintomi sono abbattimento, irritabilità, nausea, vomito, disturbi del sonno… è sempre utile arrivare piano piano senza troppi sbalzi.

In auto: oltre alle misure di sicurezza quali seggiolone o adattatore, se il bambino soffre di mal d’auto si possono somministrare integratori specifici consigliati dal pediatra (Fiori di Bach, Xamamina per bambini) e non appesantire il bambino con pasti pesanti. Attenzione: in molti Paesi esteri non vi è conoscenza delle cinture di sicurezza.

In aereo: bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo già dopo 48 ore (sarebbe preferibile aspettare almeno 7 giorni); per tutti gli altri non ci sono problemi salvo presenza di malattie infettive acute, interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche. Per il fuso orario è bene regolarsi con gli orari del sonno e dei pasti già due giorni prima della partenza.

  • Viaggiando a Est: nei giorni precedenti anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina;
  • Viaggiando a Ovest: nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera.

Per altre informazioni è sempre bene rivolgersi al proprio pediatra!

e… buon viaggio bambini!

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