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I viaggi dei Folli: dall’Eremo al Castello e oltre

da | Lug 17, 2023 | Arte & Teatro, Travel | 0 commenti

Elements: la Notte dei Poeti” presso Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno | “Buonasera Signor G” presso Castello di Jerago (28 Luglio ore 21.00) | Accademia dei Folli

Perché i Folli hanno bisogno di un Equilibrio per essere tali…

Uno dei motti preferenziali che contraddistinguono l’incedere quotidiano è che le cose accadono a fronte di un significato, nulla è per caso.

Una sera ci si ritrova in una nicchia protetta a inspirare la bellezza dei colori, equilibrando le tonalità con tre verbi che caratterizzano l’anima ed il corpo di un essere umano: il sentire (blu), il pensare (giallo), il volere (rosso). Tre strati necessariamente presenti in modo armonizzato, altrimenti diventiamo strumenti disaccordati, traballanti. Nell’equilibrio di questi tre potenti logos diventiamo umani creativi e straordinariamente, potentemente folli.

Il percorso è lungo per arrivare a questo “Nirvana” interiore, eppure c’è chi lo ha fatto, andando a lavorare sulla propria personalità che riflette le sfumature di regista, attore e musicista. Un giustamente folle, tanto da fondare una propria compagnia di teatro “L’Accademia dei Folli“, racconta la nascita di quelle che sono le produzioni capaci di narrare l’intero ecosistema presso cui artisti e territorio si vedono protagonisti.

Perdiamoci come turisti in una città d’interesse culturale, evitando i punti di spicco, andandosene nei vicoli, lasciandosi sorprendere, capitando nelle zone più nascoste. Così si arriva alla genialità di questa compagnia, dettata da Carlo Roncaglia.

Non si sa esattamente, con la precisione di un orefice, che cosa si vuole da un luogo, da un momento, da un essere vivente. Ne si percepisce l’aura, la portata, poco a poco. Ciò accade anche alla base di un’idea, una trama rappresentativa. Una persona non è carne e basta: ci sono cuore, anima e testa. Nelle piccolezze e nella grandiosità di un progetto, senza presunzione ma con un approccio che sa di “laico divino”, un misticismo alchemico, senza peccato di presunzione, si raggiunge un manufatto prezioso e fecondo. – Carlo Roncaglia

In un buon artigianato si conoscono appigli inaspettati di splendore…

La compagnia nasce 25 anni fa ma, da una richiesta posta nove anni or sono, creano una rassegna teatrale che coinvolge i paesini del Lago Maggiore sia sul versante piemontese che lombardo. Immaginate la sfida che i Folli hanno raccolto! Centri piccoli, difficili ad una prima impressione da educare alla cultura artistica non essendo abituati. Sono anfratti, punti di rilievo turistici, perle da custodire gelosamente per gli abitanti eppure, questa domanda diviene una necessità che si vede accrescere, anno dopo anno.

Carlo, con la sua compagnia e la propria volontà, ha ascoltato il luogo ed è diventato uno stilista teatrale cucendo con un profilo sartoriale, delle vesti assolutamente a pennello per questi siti specifici. Partendo da Lesa (città in cui ha preso soggiorno Manzoni con la seconda moglie per qualche tempo) e arrivando sino ad oggi, l’Accademia dei Folli è riuscita ad inanellare canovacci delicati, poetici, suggestivi grazie ad una grazia straordinaria nel lavorare insieme al territorio ed alle persone ogni volta incontrate.

La missione dei Folli è proprio questo orchestrare, pari ad una carezza che si porge all’Arte…

Inseguire l’arte, afferrare il guizzo, quando lo si percepisce? Innanzi tutto si è artigiani, ci si impegna a realizzare un manufatto da proporre e in questo affaccendarsi, quello che si muove con le persone e nelle loro personalità crea quei graffi di Arte, provocatori di squarci dai quali emerge luce. Lì è l’estasi, un soffio?! Tanto basta nel processo artigianale contraddistinto da tale meravigliosa bellezza. La partenza è una solida volontà di voler sviluppare un progetto, il proseguo si sviluppa assecondando i cambiamenti fisiologici, le credenze che si possono scardinare formandosi in nuovi assetti. – Carlo Roncaglia

L’Accademia dei Folli un incubatore di spettacoli a misura di habitat lacustri (e non solo!) di prestigio

Coordinare i comuni del Lago Maggiore è stata una scommessa ampiamente riscattata nel corso del tempo. Ciò che è accaduto Sabato 15 Luglio presso l’Eremo di Santa Caterina ha il gusto di una poesia forte, pronta a forgiare l’anima dell’Eremo, vestendola con incanto, silenzio, in punta di piedi. In quel crepuscolo si è toccato il pulsare del Miracolo!

Per i “pellegrini” spettatori giunti da Lesa lo spettacolo si è avviato sin dalle acque. Il percorso si è snodato in quattro tappe per riunirsi in un epilogo benedetto e profetico. L’analogia con i quattro elementi e la quint’essenza è palese, d’altronde proprio Acqua, Aria, Terra e Fuoco sono i soggetti che animano l’intensità delle scene di musica, recitazione.

Lo sciabordio dell’acqua, il clima meditativo, nessuna amplificazione ha permesso di vivere una esperienza esclusiva. Questo testimone, incarnatosi in fango e acqua, sospirante per mezzo dell’aria e pronto ad ardere, rinnova l’invito ad un altro affresco d’arte: “Buonasera Signor G”, il teatro canzone di Gaber (qui per maggiori dettagli) presso l’esclusivo Castello di Jerago (Varese).

Carlo descrive con passione il raccolto della semina artistica di ogni rassegna, evoca l’esperienza sul piroscafo datato 1911 lo scorso anno, la carica emotiva necessaria per dare voce ai luoghi, al lago ed alla gente autoctona.

Arriva dalla scuola professionale del Teatro Stabile di Torino, cammina inizialmente con andatura timida, sente il bisogno di avere una sua compagnia, sperimenta, fa il regista, il musicista. Da qualche anno torna in scena. I suoi tre talenti regia, musica e recitazione, trovano pieno accordo. Li esibisce con professionalità, umanità, li ha fatti parlare dentro di sé a lungo, li ha affinati ed ora li può mostrare.

La compagnia Accademia dei Folli ha il suo spazio teatrale a Torino da Marzo 2020 ed è riconosciuta dal Ministero della Cultura.

Si ringrazia con delicata ammirazione la professionalità e l’umanità di Carlo Roncaglia e dei Folli, l’ospitalità attenta dell’Eremo di Santa Caterina e degli organizzatori, la disponibilità sempre squisita della proprietà del Castello di Jerago

erica g

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