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Lidia e Serena, madrine d’onore alle Nozze di Susanna

da | Giu 29, 2021 | Arte & Teatro

maxresdefault 01/07/2017 60 Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Sala Pegasus, E Susanna non vien amore e sesso in Mozart. Nella foto Lidia Bramani

Le Nozze di Figaro” : Opera Lirica di Wolfgang Amadeus Mozart, testi di Lorenzo Da Ponte (libretto tratto dalla commedia “Le mariage de Figaro” di Beaumarchais)

Ogni volta che lo si rilegge e si assiste ad una sua riproduzione c’è quel brivido di scoperta.
L’Opera ci parla, ci comunica e, suggerisce interpretazioni e riflessioni legate al personale ed esclusivo percorso di crescita, alla propria maturazione ed esperienza di vita.

L’Opera lirica parla perché la sua matrice è solida e trascende l’epoca ed il tempo tracciato dagli storici.

È nata da uomini illuminati, appassionati e combattenti, uomini libertari!
L’Opera vibra e ci fa inginocchiare tanto è potente, ma non sottomette, anzi!

Se fa tornare nella posizione del nascituro è per sfiorare le gote di chi si appresta all’ascolto e indicargli chiavi, utensili per sollevarsi e spiegare quelle ali invisibili. L’Opera salva, restituisce possibilità, compie una rivoluzione moderata negli atteggiamenti ma profonda nell’animo.

Leggere e rileggere le Nozze, alla luce di quel faro che sta portando sulle rive della conoscenza, il vero spirito e la vera tempra di W. A. Mozart, ci conduce a vedere quei flutti preziosi di una distesa in moto perpetuo, che ora finalmente, è riuscita a permeare il tessuto dell’umano incedere quotidiano.

Due flutti preziosi che sono maestri di altri, propongono spunti e differenti prospettive di rilettura. Hanno un nome: Lidia Bramani e Serena Nardi.

Lidia, musicologa e scrittrice, esperta di Mozart, i suoi libri [alcuni esempi: “Mozart massone e rivoluzionario” (2005), “E Susanna non vien. Amore e sesso in Mozart” (con L. Bentivoglio, 2014), “Le nozze di Figaro: Mozart massone e illuminista” (2020)] sono fondamentali per guidare all’interpretazione vera delle opere, di coloro che le hanno scritte.
Porta a sondare quei passaggi, quelle lande, quei punti cardinali incredibili, leve di trasversalità nei tempi.
Si definisce umile studiosa eppure la sua professionalità, bravura è tangibile, porta ad un ascolto che non si vorrebbe interrompere.

Si è nel presente ma contemporaneamente ci si trova nei circoli settecenteschi, riprodotti dalla bellezza del Salone Estense e dai Giardini, dove il 27 Giugno ha instaurato un dialogo per raccontare “Le Nozze”, a Varese.

I cinque sensi (e la propria aura) vengono aperti a sentimenti e idee, per apprezzare le concretezze libertarie di Mozart, massone ed illuminista, così profondamente moderno tanto da lasciar commossi dinanzi ad un’alternanza tra musica e drammaturgia, tra amore e marce guerresche.

Lidia confida che per un musicologo è un piacere ed un onore lavorare con i registi al fine di mettere in scena un’opera mantenendo la trama, il fulcro, il magma creativo e trasportarlo nell’attualità; è un lavoro che presuppone un’intensa ricerca e un dialogo con quelle menti e cuori geniali, ora dormienti nel fisico, assolutamente presenti nello spirito!

È possibile dire che ascoltare Lidia è un piacere per soddisfare e ampliare la curiosità sana e frizzante.

Si è certi che Mozart, appoggiato alo stipite della porta, con quell’aria pensante, preso dallo scrivere la lettera per le prossime nozze della sorella Nannerl, uomo non catalogabile per la sua epoca e per tutto l’Ottocento, si sarebbe compiaciuto ed emozionato dinanzi a Lidia ed a Serena.

Serena Nardi, regista e fondatrice di RedCarpetTeatro, dalla profonda sensibilità e dolcezza d’animo – virtù imprescindibili per addentrarsi nei sentieri di Madre Arte- sa cogliere l’anima dell’Opera, impiega gli alambicchi del mestiere per coordinare e produrre quelle che lei chiama “Le Nozze di Susanna”!

In effetti, pensando all’epistolario scritto da Mozart (lettere rivolte alla moglie, alla sorella…), la chiave di lettura è femminile e non si ritrova alcuna eccezione!
Davvero egli era illuminato e “Le Nozze di Figaro”, hanno messaggi rivolti a soverchiare (in un modo assolutamente divertente, quasi ironico – concedendo licenza per tale termine) gli abusi delle classi sociale e dell’uomo, della mentalità maschile.
In queste nozze la sorellanza, il germoglio del femminismo, Susanna, sono gli elementi trainanti!

Ma qui occorre fermarsi poiché è necessario incontrare Lidia, Serena, coloro che permettono di vedere e vivere le Nozze.

… Per conoscere di più su Nannerl, la cui scelta volontaria fu di convolare a matrimonio, benché appartenesse ad una famiglia aperta, il padre stesso la incitava ad esercitarsi e la faceva viaggiare con il fratello. Chissà perché decise di imporre a sé stessa lo “Javol Vater”.

… Per conoscere di più la Contessa che nel finale, in alto, guardando tutti, recita le ultime parole, promettendo a chiunque la osservi, di strappare una lacrima

Si ringraziano Lidia Bramani, Serena Nardi e tutti coloro che hanno dato vita al Varese Estense Festival 2021

Si ringraziano il Comune di Varese, le Collaborazioni e gli Sponsor che hanno creduto ed appoggiato il progetto

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