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Luna per il Varese Estense Festival Menotti

da | Mag 31, 2023 | Arte & Teatro | 0 commenti

25 Maggio Cinema Teatro Nuovo Varese | About Shakespeare – 31 Maggio Salone Estense Varese | Inaugurazione Varese Estense Festival Menotti 2023

E proviamo a guardare la Luna, lasciando che gli altri, quelli che hanno la parola facile ma la visione un po’ più difficile, continuino a guardare il dito. – Dir. Artistico Serena Nardi

Il Varese Estense Festival Menotti, nella sua edizione del 2023, si apre con uno spettacolo immerso in quella polverosa cortina di nebbia, così fitta da chiedersi dove si trova il faro, a quale alchimia si è soggetti?

Serena Nardi, direttrice artistica del VEFMenotti, regista, attrice nonché insegnante di “Giorni Dispari Teatro” ha portato sul palco del Cinema Teatro Nuovo di Varese un lavoro intenso, emozionante, viscoso per la sua carica pregnante sulla drammaturgia tragica shakespeariana, accompagnando i propri allievi ad esprimere con delicata dignità una introspezione capace di far scaturire brividi e commozione.

“About Shakespeare” : chi sono davvero i personaggi che il Bardo muove nella sua produzione drammaturgica e tragica?

La proposta per sondare le possibilità risposte, le ha costruite insieme ai suoi “studenti” con un impegno, una intensità e una magia, oramai divenuta certezza quando ci si accosta alle sue creazioni.

L’invito è quello di accedere attraverso una rete a maglia fitta di cumuli e cirri nella mente del creatore, nel suo Nautilus, predisponendosi a scendere fin quasi a far combaciare il proprio corpo con le viscere dei pensieri di Shakespeare, le sue membra, la propria discendenza, a partire da Prospero, Ariel, Mercuzio, Romeo, Benvolio, Giulietta, ed ancora, Otello, Iago, Amleto, Ofelia, Cleopatra, Antonio, Bruto.

Le trame si conoscono, almeno i canovacci canonici ma chi, “chi ha posto un interrogatorio a ciascuno di loro ascoltando quel che siano davvero, osservando la forma dei loro sogni, dubbi, temperamenti, frustrazioni?” D’obbligo è riprendere le note di Regia per apprezzarne la sensibilità sia della proposta educativa verso pubblico e allievi, sia per capirne appieno la scelta sulle differenti interpretazioni affidate con un intuito, una perspicacia impressionante.

Ogni attore sul palco, nel quotidiano attivo in tutt’altre faccende e occupazioni, pareva mostrare dei tratti innati che lo contraddistinguono trasversalmente tra realtà e finzione. A ben pensarci, Shakespeare stesso, ha solo restituito spaccati di verità, offrendoli attraverso maschere tragiche eppur così umanamente possibili, nelle sue opere.

Ciascun interprete gronda di autenticità tant’è che il dubbio di una informazione presente sin dalla nascita, sui talenti mostrati, lascia spazio alla sola testimonianza oculare, che si ritrova a confermare la corrispondenza evidente.

Romeo, Cleopatra, Benvolio, Iago, Prospero e tutti gli altri, con altri nomi di battesimo nel loro esistere di tutti i giorni, a quale epoca appartengono? Il loro concepimento appartiene alla nostra società? Oppure questi ragazzi custodiscono il seme di una bellezza che li ha trasfigurati, restituendoci qualcosa di cui ne abbiamo bisogno, un medicamento necessario?

Quanti sono capaci di un viaggio introspettivo che rappresenta un monologo interiore, un sottotesto da far emergere al momento opportuno? Questi ragazzi guidati da Serena Nardi, lo sono! 

Hanno mostrato quel frammento che li elevava ad essere veramente pensieri personificati di Shakespeare. Le espressioni, i mormorii, la disperazione, il dubbio, la speranza era presente, viva, percepibile tra le mani. L’aria densa, impegnativa a tratti, senza mai stancare però, prendeva, nasceva un magma, uno smottamento, quello dei naufraghi. Ma la magia sa essere buona e magnanima, lascia approdare al sicuro, poiché certa che i presenti abbiano scovato il seme da far germogliare.

Un lavoro che inaugura un nuovo inizio nel piccolo cosmo di due interpreti che chiosano e ricevono applausi per il loro prossimo “sì”  e, in una realtà più grande, quella del territorio di Varese, bisognoso di cure, attenzioni e buone battaglie!

Perché non si lasci più indietro nulla di quello che è stato grande per Varese, perché la memoria ha tante sfumature e chi opera in campo culturale sa che, spesso, è quella più difficile da tenere viva. – Dir. Artistico Serena Nardi

Il Varese Estense Festival Menotti 2023 ha un gusto che recupera gli splendori del passato, i tratti – ahimè – rovinosi di alcuni passaggi non edificanti verso l’approccio alla cultura. Si afferma, puntando piedi e idee mediante l’ambizione, l’orgoglio sacrificale, la passione e la dedizione totale di cuori geniali che si gettano a capofitto in una impresa di sollevamento e innalzamento di gloria passata, riscontro presente positivo, specie nei giovani, fiducia in qualche mente illuminata che può accostarsi e far vivere di nuovo la bellezza della Lirica.

L’Arte ha moltissime forme, la nascita del melodramma, figlio della Genitrice di Bellezza, diventa quasi il primo erede a cui volgersi e per cui credere fortemente in ciò che si progetta, si allestisce, si promuove. La gente vuole bellezza, vuole avere nel quotidiano un pezzo salvifico che la mondanità non garantisce. Questo Festival lo sa forgiare.

Serena Nardi, Mara Grisoni, l’Orchestra Canova con il Mo Enrico Pagano, i giovani del Liceo Musicale Manzoni di Varese, Giulio Rossini, gli artisti (sarà presente – un nome su tutti – Ottavio Dantone), scrittori, musicisti, musicologi, coloro che hanno realizzato ogni dettaglio di tale programma si potrebbero definire nuovi restauratori e contemporaneamente veristi, ben consapevoli della fatica necessaria per non naufragare, impegnati a sciogliere gli incantesimi di una artificialità che confonde e getta grigiore – quest’ultima offre mera e spicciola euforia – forti e virtuosi di inserire nella quotidianità mattoni e luci: una casa, una dimora di residenza va pensata su fondamenta di roccia e quei punti da cui scaturisce naturale lo studio delle ombre e dei chiarori.

Questa sera, 31 Maggio alle ore 18.00 nella cornice del Salone Estense di Varese il via ufficiale ad un sentiero di appuntamenti gioiosi, riflessivi, conviviali per cui vale la pena esserci, evolvere , affrontare le nubi ed emergere vittoriosi con il Nautilus e sollevar lieti i calici (immancabile la produzione de La Traviata prevista per il 30 Giugno p.v.). 

Per l’occasione vengono messi in scena frammenti dell’opera barocca Dido and Aeneas di H. Purcell, un percorso di
studio realizzato in collaborazione con il Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese (progetto InOpera Studio)

Continuiamo insieme a far rifiorire la Citta Giardino, ogni anno di più! – Dir. Artistico Serena Nardi

Intanto la Luna osserva e getta benedizioni argentee sui luoghi storici di dimore d’epoca, patrimoni da salvaguardare, sulle anime che mettono il proprio respiro per annaffiare germogli e piantine, per cementificare e dare solidità ad una fertilità osservabile. Per seguire tutti gli appuntamenti e consultare il programma cliccare -> qui

Un ringraziamento di affetto, ammirazione e gratitudine a Serena Nardi, Mara Grisoni e tutti coloro (artisti, tecnici, enti e istituzioni) che hanno permesso tale manifestazione.

erica g

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