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I Sentieri dei Nidi di Ragno, tra Voce e Note

da | Lug 16, 2024 | Arte & Teatro | 0 commenti

Prima Milanese | Teatro Franco Parenti Sala Blu | 16 -21 Luglio 2024 | Regia di Paolo Bignamini, con Stefano Annoni e Katerina Haidukova alla fisarmonica – produzione CMC/Nidodiragno, in collaborazione con il Teatro degli Incamminati e l’Associazione culturale LetterAltura di Verbania

Quando cominciai a sviluppare un racconto sul personaggio d’un ragazzetto partigiano che avevo conosciuto nelle bande, non pensavo che m’avrebbe preso più spazio degli altri. Perché si trasformò in un romanzo? Perché – compresi poi – l’identificazione tra me e il protagonista era diventata qualcosa di più complesso – cit. Italo Calvino

Italo Calvino vive l’esperienza partigiana e la racconta. Un pezzo di Storia scritto, trascritto, tradotto, seppur ancora lontano dalla completezza, dall’innocenza pura verginale: ella solo potrebbe offrirci una testimonianza più accollata alla Verità. Ma quale? Macché?! Allora uno stratagemma, un indovinello riuscito perchè a risolverlo sono gli occhi di Pin, un bambino!

Geniale! Un bambino: un essere vivente nella cui intimità, nella cui mente tutto è permesso poiché non sa a quale mondo appartiene, se lo deve cercare, se lo vuole acchiappare. Un monello ingenuo e furbo, spavaldo e perfido. Lui s’inventa un gioco, lo traduce in un fatto: ruba una pistola ad un soldato tedesco. Ed inizia la carambola della fuga. Pin una dicotomia dentro di sè, essere finalmente bambino tra i bambini o adulto tra gli adulti?

I Bambini non lo accettano, i Grandi nella loro perversa condotta umana si burlano di lui.

Dove va Pin, attanagliato dal vuoto e dal nodo in gola?! In un luogo magico, il nido dei ragni! Il sentiero è tra le montagne e lì nel suo sperimentare il proprio gioco incontrerà personaggi chiave. Calvino si rende voce autentica della Resistenza partigiana e del pensiero che ne ha, distante da quello letto e studiato. Perchè si fa Resistenza?

“È l’offesa della loro vita, il buio della loro strada, il sudicio della loro casa, le parole oscene imparate fin da bambini, la fatica di dover essere cattivi. E basta un nulla, un passo falso, un impennamento dell’anima e ci si trova dall’altra parte, come Pelle, dalla brigata nera, a sparare con lo stesso furore, con lo stesso odio, contro gli uni o contro gli altri, fa lo stesso. (…) Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni. (…) Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo”– Italo Calvino

Una fiaba romanzata per elevare un pezzo di Storia, un riscatto. Buffo. Eppure pensiamoci. Cosa farebbe un bambino se vedesse e ascoltasse un uomo, un bruto, accanirsi contro una piccola quaglia, bruciato dal desiderio di mangiarsela per pranzo, torvo nella rabbia cieca, incosciente della sofferenza e della violenza delle sue mani tanto che… bastano quelle per rendere esanime il povero essere alato? Cosa farebbe questo bambino dal fiato spezzato per le vesti strette e strappate da una età non più sua? Questo bambino impressionato dalle sconcezze di un mondo a cui dovrebbe approdare visto la sua voglia di maturità, cosa farebbe?

Fuggirebbe. La fuga e l’inseguimento di una fiaba possono dare risposte, seppur nella totale mancanza di razionalità: un Ragno non ha nido.

Nella ludica ratio di Pin troviamo una testimonianza clamorosa, variopinta, “diversa”, per usare gli aggettivi di Cesare Pavese presenti nella post-fazione del libro di Calvino.

La Prima Milanese al Teatro Franco Parenti di Milano omaggia Italo Calvino e il suo monello Pin, attraverso Stefano Annoni, e Katerina Haidukova, musicista bielorussa. Essi sono voce, parole e musica per elevare e dare potenza alla verità sottesa dallo scrittore.

La Produzione è di Nidodiragno, una realtà sanremese che si occupa di produrre e distribuire spettacoli musicali e teatrali, organizzare rassegne e progetti speciali. Il nome Nidodiragno è un riferimento ed un omaggio all’opera calviniana. Italo Calvino ha vissuto per un ventennio a Sanremo, città dove molte vicende animano la prima produzione dello scrittore stesso. Il suo universo letterario ed immaginifico appare ideale viatico ad un percorso creativo “nuovo” e ricco di stimoli.

Voce, Parole e Musica per un paroliere inizialmente neorealista, convinto che la realtà è possibile spiegarla. Sarà lui stesso a sperimentare nuove forme e sondare nuovi sentieri, proprio come Pin, per trovare un luogo magico, fantastico dove tutto è…

A rispondere sarà Pin, il suo “papà” Italo e le briciole lasciate da Stefano e Katerina sui sentieri! Seguiamoli!

Per info e biglietti -> https://teatrofrancoparenti.it/spettacolo/il-sentiero-dei-nidi-di-ragno/

Per altre date -> https://www.nidodiragno.it/il-sentiero-dei-nidi-di-ragno/

erica g

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