Si accende il telegiornale, si apre la pagina di navigazione su Facebook, basta un “click” o un “touch” e si può vedere tutto su chiunque. Ci concentriamo sulle piccolezze, ci soffermiamo su questioni di passaggio che, per l’uomo di oggi diventano tasselli vitali di un’esistenza fatta di connessioni sociali ed interpersonali. Le problematiche che ci vengono poste ogni giorno insistentemente, le cataloghiamo in un angolino della nostra mente con la dicitura “per ora non è urgente, domani ci penserò”. Ed è questa latitanza, davanti ai grandi e silenziosi problemi che il nostro habitat sta attraversando, includendo e coinvolgendo noi umani in prima persona, a portare sulle bocche di tutte le testate giornalistiche ed i siti web, radio e i vari media, oltre ai numerosi addetti ai lavori, il fatto ormai compiuto. I Koala sono funzionalmente estinti.
Koala ed eucalipto : un “feeling naturale”
Koala, un termine che viene subito associato a quel simpatico animale peloso, un marsupiale, simbolo indiscusso dell’Australia. Lo vediamo davanti a noi, con gli occhi semiaperti, che regalano a quel musetto un’aria trasognata. Sta abbracciando un pezzo di corteccia del suo amato albero, la pianta di eucalipto, che lo nutre, gli garantisce una casa e lo custodisce. Un rapporto simbiotico si potrebbe azzardare. In effetti il koala, di rimando, mangiando le foglie più alte della pianta di eucalipto, le sminuzza durante l’elaborazione in cibo e, concima il terreno sottostante. Questa “simbiosi” (forzando un poco il termine scientifico) è talmente intensa che il pelo del morbidissimo marsupiale profuma di essenza balsamica…!
Koala: un caratterino del tutto imprevedibile
La dolcezza visiva nel vedere il koala non deve tradire ed oltraggiare questo marsupiale abbastanza solitario. Non ama il contatto con gli umani e non è addomesticabile, ha un caratterino “irascibile”. La sua struttura fisica inoltre non consente di abbracciarlo o poterlo accudire in casa in virtù della sua fisionomia e del suo metabolismo. È un animale che trascorre molto tempo sugli alberi in uno stato di sonno. Un aspetto curioso è che il Koala praticamente non beve acqua ma si limita ad assumere il liquido delle foglie di eucalipto le quali rappresentano il suo unico alimento. Si nutre solo di gemme e foglie della pianta appena citata, arrivando ad ingerirne sino a mezzo chilo al giorno, riducendole in poltiglia: ha un metabolismo lento e lungo, dato dalla composizione delle foglie di eucalipto che contengono sostanze nocive per altri animali. Correlato a questo aspetto c’è la quasi immobilità dell’animale che trascorre la sua giornata proprio dormendo. Tra il nutrimento ed il sonno, la riproduzione è un evento quasi eccezionale! Nei mesi compresi tra dicembre e marzo, il Koala cerca di accoppiarsi e riprodursi. Le femmine partoriscono un solo cucciolo generalmente, talvolta anche due. Il cucciolo raggiunge il marsupio, dove è presente un’apertura rivolta verso il basso. Il piccolo vive protetto per sei mesi nel marsupio, allattato dalla madre e rimanendo al suo fianco fino al primo anno di età. La vita media del koala è di venti anni circa.
Eppure nonostante le sue bizzarre abitudini, la sua solitudine ed il dipinto un po’ più dettagliato che abbiamo appena fatto, questo orso grigio con marsupio (l’etimologia del nome “koala” in latino), “colui che non beve”, come veniva chiamato in un dialetto oramai perduto, da una tribù aborigena australiana, è entrato nella prima zona di allerta dell’estinzione.
Koala funzionalmente estinto: cosa significa?
Funzionalmente estinti è la dichiarazione dell’Australian Koala Foundation con un appello per salvare questa specie che è al limite della sopravvivenza: sono rimasti solo 80.000 esemplari!
Funzionalmente estinti perché…
- Non sono più rilevanti per l’ecosistema (il loro ruolo come fertilizzanti viventi, grazie al consumo di foglie di eucalipto – specie a rischio – non ha più senso ecologico)
- Non sono rilevanti come prede
- Non ha più un ecosistema in cui riprodursi. Il Koala è costretto a ricorrere all’endogamia (riproduzione tra individui dello stesso ceppo, quindi consanguinei) il che significa la sua scomparsa in pochi anni data la perdita di variabilità genetica.
I cambiamenti climatici (siccità e ondate di calore), lo sfruttamento dell’uomo verso questi animali, la scomparsa dell’habitat consueto, tra cui le piante di eucalipto, sono alcuni degli elementi che portano ad una triste conclusione.
A meno che…
…L’uomo non intervenga! Protezione è la parola chiave. Attuare programmi di protezione in Australia e non solo. Ripristinare le foreste di eucalipti in Oceania ed in tutti i luoghi in cui è possibile ripopolare questi alberi affinché i Koala possano stabilirsi tentando l’adattamento anche a latitudini differenti ma con condizioni climatiche confacenti alla loro fisiologia. Salvaguardare gli esemplari presenti e bandire ogni forma di caccia o tentativo di indurre l’animale a comportamenti domestici.
Il Koala funzionalmente estinto mostra come gradualmente l’Uomo-custode della natura si stia estinguendo anch’esso…
Le leggi della società capitalista guida le folle ed ognuno cerca il suo pezzettino nel mondo a discapito di esseri viventi innocui e stupendi. Se non attiviamo l’azione protezione, presto non ci saranno più Koala e nemmeno chi si può occupare di loro e delle specie faunistiche e floristiche.
Protezione significa anche mantenere un alto livello di variabilità: esattamente l’ingrediente fondamentale per l’evoluzione… alcuni Uomini stanno compiendo questi passi, nel nostro piccolo habitat diamo l’esempio!
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