Rete televisiva: Italia 1; date: 4-11-18 Agosto 2018; cosa: la visione di una pellicola che è entrata a far parte della storia cinematografica e non solo, “Il Signore degli Anelli“.
Riferendosi all’opera letteraria, essa costituisce un grande capolavoro del XX° secolo ma, studiosi, appassionati, critici hanno già scritto molto ed altro inchiostro e parole, faranno seguito all’imponenza di quanto già vi è. Qui, vogliamo tentare di raccontare dettagli, impressioni, sfumature e sfaccettature di quello che in fondo può rappresentare “Il Signore degli Anelli”, ossia il cuore di ogni essere umano.
Il Signore degli Anelli: siamo pronti?
Leggere o vedere questa grande opera non è così scontato: per carpire ciò che si cela dentro a questo fantasy è necessario essere pronti. Preparati a stringere amicizia, ad arrabbiarsi, a piangere, a sorridere, a provare paura e sconforto di fronte a personaggi e situazioni che, in fondo, possiamo trovare nel nostro quotidiano. Quante volte è capitato che un episodio inaspettato ed imprevedibile cambiasse per sempre la nostra vita, la quiete delle giornate? E così, rimboccandosi le maniche abbiamo affrontato ostacoli ed imparato qualcosa in più sul mondo e su noi stessi… così come Frodo! Tra le sue mani è giunto un anello, un pezzo di eredità imprevisto, un fardello pesante e, contro il pensiero comune degli Hobbit, di non cercare guai e di vivere in quei piccoli confini della sua Terra natia, sfidò tempo e pericoli, mostrando coraggio e fragilità, credendo in sé e nell’amicizia. Il piccolo Hobbit era pronto? Aveva paura, eppure Frodo, un “mezz’uomo” raccolse la sfida lanciata da malvagità, rabbia cieca e ingiustizia, ascoltando il suo cuore, un cuore che desiderava sperimentare la libertà di vivere qualcosa di differente, qualcosa in più. Il Signore degli Anelli diventa un richiamo per tentare una risposta alla domanda: e tu a che punto sei, cosa dice il cuore?
Il Signore degli Anelli: valori da scegliere per vivere
I personaggi che animano i luoghi di queste ere descritte ed immaginate da Tolkien, ci invitano a conoscerli più a fondo. Elfi, nani, Hobbit, stregoni, Uomini ci mostrano valori e principi molto profondi e totalmente condivisibili con noi, lettori e/o spettatori della pellicola, ai quali possiamo rispondere.
L’amicizia ed il profondo affetto di Sam verso Frodo sarà l’ancora che nei momenti più bui solleverà i due Hobbit, scuotendoli dalla fatica, dalla corruzione dell’anello, dalla disperazione, dall’ambiguità e disonestà di Gollum, mostrando loro la fiamma della fratellanza che lega i loro cuori e dell’amicizia che dimora nei loro compagni. Un’amicizia che ha portato lacrime, senso di sconfitta, perdita; eppure alla fine ha deciso di mettersi a servizio di ciò che veramente fa la differenza: la condivisione di gioia e fatica, pur con sacrifici.
Rispondere a chi siamo veramente, essere fedeli a noi stessi, perderci e ritrovarci con l’aiuto dell’amore senza riserva, gratuito e totale e la lealtà di coloro che credono in noi! Incontriamo Aragorn, erede al trono di Gondor, con una scelta da compiere: continuare ed essere un viaggiatore errante senza dimora né pace, oppure andare incontro alla propria missione confidando in preziosi aiuti e soprattutto scoprendo il proprio cuore verso ciò che esso davvero rappresenta.
Molti altri valori e principi permeano il Signore degli Anelli e vale la pena dipingere un uomo, una donna, un ragazzo, ciascuno di noi… in ogni cuore troveremo la mappa della Terra di Mezzo, con il regno di Gondor, Gran Burrone, Isengard, Rohan. Dentro di noi vi sono Hobbit, Nani, Elfi, Stregoni ,Uomini, esseri ambigui come Gollum, che ci aiutano a scoprire le nostre fragilità, ci mettono di fronte a strade doppie e sentieri ripidi, ci sostengono nel distruggere ciò che per noi è l’anello, la paura dell’Oscuro Signore, condividono il nostro pesante fardello, per essere finalmente liberi di sperimentare la Vita autentica.
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