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Gloria Enchill: l’altro nome di Deloris Van Cartier

da | Dic 30, 2022 | Arte & Teatro | 0 commenti

Teatro CheBanca | Sister Act in Musical regia di Chiara Noschese | Conversando con la protagonista Gloria Enchill

Il senso dell’interpretazione richiede uno sforzo creativo, una intelligenza emotiva ed una messa a nudo di sé che nulla hanno a che fare con mimica e imitazione. Si può trarre ispirazione ma poi, ci si deve sganciare e trovare la via idonea verso l’atterraggio migliore.

L’incontro con Gloria Enchill per comprendere il dietro le quinte di Sister Act

Essere Deloris Van Cartier sul palco, implica certamente trarre spunti, studiare la matrice di ciò che è inscritto in Whoopi Goldberg e nella pellicola ma, contemporaneamente significa portare tale bagaglio su una rotta attuale, adattabile ad un pubblico che non desidera negativi e brutte copie, cerca serenità e riscatto, pur divertendosi.

Questo Dicembre che ha visto il Musical di Sister Act proposto per tantissime repliche (dal 13 Ottobre 2022 al 7 Gennaio 2023), ha un atteggiamento di fierezza, intensità lavorativa e gratitudine.

Ogni sera è differente perché gli spettatori, completamente coinvolti, hanno fatto irruzione con la loro energia nel palco. Gli stimoli sempre sorprendenti degli interlocutori hanno permesso al cast di dare anima e corpo a chi interpretavano, arrivando ad improvvisare in alcuni tratti, lasciando che la loro personalità sconfinasse nel personaggio e viceversa.

Sister Act e il pensiero di Gloria verso chi è in platea e in galleria

Ci si può perdere nelle emozioni del pubblico. Ci si può mescolare nel personaggio, ci si lascia assorbire e si è in completa connessione e fusione. La stanchezza viene cancellata. Gloria Enchill, nel musical interpreta Deloris Van Cartier.

Ogni rappresentazione è gioia, chi guarda la procura, stare concentrati nel proprio ruolo è darsi in energia, moltiplicarsi e in parte spendersi per arrivare fino in fondo. 

Gloria Enchill – Protagonista

Gloria: la scelta di questa ragazza non poteva essere migliore, data la delicatezza, il profilo di tenera grazia, protezione materna e un notevole coraggio nel cogliere le occasioni. Sì, si ispira a Whoopi ma restituisce una Deloris e una medium (il suo esordio è stata l’interpretazione della medium in Ghost) che trasmettono un messaggio oggi, qui ed ora, senza la pretesa di termini di paragone, piuttosto desiderose di donare principi, valori.

Gloria, uno scherzo della Natura – similitudine voluta – è grata verso la vita, le ha offerto sfide, prove e doni meravigliosi, strumenti tali per cui sente di dover restituire mediante ciò che è oggi, agli altri.

Ha sempre cantato, specialmente il Gospel a cui è molto legata. Non pensava che la sua vita fosse proiettata verso l’arte e lo spettacolo, ha svolto vari lavori arrivando ad essere receptionist e organizzatrice di visite guidate presso Amazon. 

  • Nel 2019 Ghost. Un segno, un sogno?
  • Oggi Sister Act. Tutto è tracciato?

Gloria crede molto nel messaggio intrinseco del Gospel – letteralmente significa Vangelo – trae ispirazione dalle Scritture, contiene riferimenti e vettori guida verso temi di libertà, emancipazione, pace costruttiva. Tutto questo la forma e la tempra da quando ha 14 anni. Mette tutti gli elementi raccolti, comuni alla sua forte credenza, nel personaggio di Deloris, attiva nella sorellanza, nell’inclusività, nell’affermare che ogni uomo e donna sono meravigliosi per ciò che sono

L’incontro con Chiara Noschese, regista minuziosa, scrupolosa, maestra, è fonte di stupore e apprendimento. Nessun percorso scolastico prestabilito, nessuna strada tracciata, un cammino di crescita veloce, talvolta capace di mettere alla prova, affinando la giovane Enchill ad una sensibilità maggiore.

Chiara Noschese – Regista

Una storia con colpi di scena ed è facile pensare che tanta umanità ha colpito Chiara, fugando ogni dubbio su chi potesse essere Deloris nel nostro attimo fuggente quotidiano. L’energia calorosa, forgiata nelle origini afroamericane di Gloria arriva al pubblico.

Lei recita e dona questo messaggio ogni battito di secondo:

‘Parlo a te che mi vedi, sorridi, ti diverti, non fermarti a luci e colori, vai ancora più a fondo’

E’ la sua personale ed originale carezza al cuore della gente, dei ragazzi, dei bambini, luce ai suoi occhi.

Per un periodo ha insegnato a dei ragazzini – ancora troviamo assonanza con il personaggio di Deloris – trovando una dimensione di sé protettiva ed educativa verso gli altri.

Sister Act a teatro, attraverso uno spaccato della storia reale della protagonista mostra quanto la scelta di attori e attrici dalla forte componente umana, sia indispensabile per creare sintonia e armonia.

Gloria Enchill facilmente è Deloris aprendo gli occhi al mattino, di fronte all’aurora, oltre che per i tratti somatici – durante le prove addirittura pensavano che sua madre, giunta a vederla, fosse la vera signora Van Cartier!- per il cuore, capace di espandersi e donare, accarezzare sorridendo e lasciando il messaggio meraviglioso di speranza.

Il mio mestiere, la mia voce, i miei gesti sono per te che sei meraviglia. È’ la mia carezza. – Gloria

Si ringrazia con ammirazione Gloria, per la disponibilità e attenzione il Teatro Nazionale CheBanca, la regia e il cast tecnico e artistico.

erica g.

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