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Gloria Campaner ed il suo messaggio universale in Musica

da | Giu 27, 2022 | Arte & Teatro

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In attesa del 1° Luglio ore 21.00 | Fontana Giardini Estensi Varese | Gloria Campaner – Chopin – il viaggio delle emozioni

La delicatezza di un racconto, l’eleganza che si fa portatrice di una vita bellissima in cui c’è profondità e allegria, radicamento ed elevazione, conoscenza accorta e auto-ironia, segnano l’incontro con una raffinata pianista, Gloria Campaner.

La voce così candida, capace di descrivere un portamento ed una leggiadria la cui trasparenza vi è solo nei cristalli più puri. Ci si rende conto che lo sforzo delle migliori penne e dei più indicati inchiostri, potrebbe rivelarsi vano.
Occorre delineare con cautela un tracciato di un percorso di cui presto si toccherà con i cinque sensi la bellezza che travolge, promettendo una nascita, una fioritura.
Ecco cosa fa l’essenza di una donna, la cui luce ha le tinte ed il temperamento di un fuoco.
Gloria Campaner, un talento della musica, così è definita.
Eppure, al di sotto di questo velo biografico impiegato da molti, ci sono strati di densità meravigliose di cui fare conoscenza, a poco a poco, lievemente. 
Gloria ci accompagna con la musica, linguaggio universale, laddove

Tutto cominciò per magia…” [cit. Libro “Neve” – Maxence Fermine]

A tre anni e mezzo un pianoforte rosso che voleva essere uno strumento di gioco, divenne il prolungamento del corpo, delle braccia e dell’animo di Gloria. Un regalo che le permise di esprimere lei, Gloria, nello spazio del suono, modificando le onde che lo compongono, dando moto all’aria.
La forma di quest’aria che vibra, ogni volta in modo diverso, con ritmi, sinusoidi, ellissi, accompagna Gloria da oramai 33 anni. Concerti, prove, viaggi, ricerca in cui la musica è onnipresente nella vita di questa giovanissima ragazza, sulle cui spalle ci sono premi e riconoscimenti. Ma nella voce le emozioni che si leggono rivelano quel candore di cui già all’inizio si è accennato. E’ il realizzarsi di una fusione con le origini, con la Natura, la connessione con energie sottili, trascendenti il tempo e lo spazio. E’ il comunicare per e verso gli altri che hanno condotto Gloria, con il suo pianoforte, ad essere risonanza di Arte e bellezza, portatrice di un messaggio universale.

Poliedrica, curiosa, cosa avrebbe potuto fare altrimenti? Quale strada se non la musica? Forse la ricercatrice genetica, deputata ad indagare i meccanismi misteriosi della biologia molecolare. Ma il primo ed unico amore, quasi gemellare si potrebbe osar dire, è per il pianoforte e ciò che egli rappresenta.

Dal ricordo di quel dono, l’emozione dei ricordi legati alle origini, alla sua città Natale, Jesolo, allora paese semplice, tranquillo, incorniciato dagli elementi della Natura, caratterizzato da Terra e Acqua, capace di mostrare un brulicante fermento delle vicine campagne e, accostare contemporaneamente la placida musica dell’acqua di mare, le scaglie cangianti all’oscillare della luce. Gloria, ogni volta che torna laddove vi sono le proprie radici, si emoziona, sente le increspature delle onde emotive accordarsi a quelle della laguna.

La vicinanza con Venezia permette a Gloria di apprezzarne l’unicità, la magia, la sontuosa storia e ricchezza. Venezia non può che scegliere questa ragazza come propria testimone e messaggera, educandola al Teatro, all’Opera, ai suoni, alle energie delle maree, a ciò che si muove lungo i canali, attraverso le calli.

Già da qui l’architettura fine, intelligente, impressionante della Natura ammalia Gloria, decisa a portare all’attenzione di ciascuno, le geometrie e le emozioni che ogni giorno respiriamo, viviamo nel piccolo cosmo a cui siamo abituati e di cui ce ne dimentichiamo. Gloria recupera il legame che gli uomini stanno smarrendo grazie alla musica.

Che cosa è in fondo il suono, la musica stessa? E’ natura! Gli strumenti musicali sono natura, sono fatti di legno, di aria, sì grazie alla forza inventiva dell’uomo che però ha saputo ascoltare le origini, il fruscio di foglie, il gorgoglio di un ruscello; da lì ha compreso che poteva tradurre, forgiando archi, fiati, pianoforte e gli altri strumenti, lo spostamento armonioso dell’aria in musica.

Questo ascolto profondo che accompagna il pianista durante il concerto, nella sua esecuzione, nel suo programma, deve raggiungere un minuzioso equilibrio altrimenti il pianista stesso verrebbe sopraffatto. Gloria lo sa e l’allenamento tecnico deve necessariamente essere accompagnato da un allenamento psico-emotivo intenso. Bisogna essere presenti e distaccati, sia nel proprio mondo interiore, sia in quello esteriore. L’emotività deve trovare un baricentro che accosti la natura, la fonte da cui proviene il flusso di sentimento e le gettate di energia che arrivano dal pubblico, diverso ogni volta.

Neve limpida
Passerella di silenzio 
e di bellezza. [cit. Libro “Neve” – Maxence Fermine]

Gloria cura da diverso tempo il Laboratorio “C# See Sharp – la Palestra delle Emozioni”, un progetto fortemente voluto che consente di allenare quotidianamente con varie tecniche – perciò non si parla solo di musica ma anche di yoga, meditazione… – la creatività, l’emotività, ogni manifestazione di ciò che energeticamente produce movimento. Un moto interiore curato, coltivato e allenato riesce ad essere gestito dall’artista, il rischio altrimenti, è di procurarsi un mal-essere distruttivo che addirittura può arrivare al pubblico.

L’artista per Gloria rappresenta un vascello, un veicolo di bellezza, per questo si diventa messaggeri e si deve aver qualcosa da dire. Lo scambio che avviene con il pubblico è fortissimo, energeticamente è un concentrato di potenza inimmaginabile.

Stoffe meravigliose, seta, tutt’intorno alla portantina, mille colori, arancio, bianco, ocra, argento, non una feritoia in quel nido meraviglioso, solo il fruscio di quei colori a ondeggiare nell’aria, impenetrabili, più leggeri del nulla.” [cit. Libro “Seta” – A. Baricco]

Stoffe, saranno così anche i suoni? La leggiadria e l’etera componente nella voce di Gloria fanno intuire questo!

La tecnica Gloria l’ha affinata nel suo percorso intrapreso sin da bambina, il dono lo ha saputo esprimere e lo diffonde quotidianamente, continuando a cercare, indagare, instancabile, la Luce e la Natura. In questo suo camminare con il pianoforte e con la musica ha avuto ed ha grandi maestri, sia connessi alla sua arte che ad altre discipline, anche orientali. Alcuni Maestri ora sono forme di energia spirituale, altri posano la mano sulla spalla di Gloria.

Per avere qualcosa da dire bisogna mettere a fuoco il più lontano possibile, abbracciare un vivere che è oltre, certo ci sono state “crisi” lungo questo percorso, vertigini che emergono, immancabili, poiché quando si abbraccia tanto, lo spazio rischia di finire. Eppure le guide vicine, spirituali e la propria volontà, fanno riprendere la rotta con più energia.
Un’energia che Gloria, così delicata, bilancia con il ballo, lo yoga, la biciletta, il contatto con il mare. Nel tempo libero si diverte e diverte, d’altronde per “addomesticare” il proprio fuoco, è necessario dare alito e respiro ad altre espressioni di sé.
In questo unire, pur mantenendo ben chiare le discipline, la musica, la contemplazione, la ricerca della bellezza, l’accordo universale, nasce il sogno divenuto realtà che è “FIESTA! Arte, Silenzi, Emozioni, Natura” [www.fiesta.art]: giornate dedicate all’arte e alla Natura in cui artisti e visitatori possono incontrarsi e vivere in sinergia con tante forze positive.

La Musica non ha confini e questa parola non esiste, esiste piuttosto un linguaggio cosmico per cui si deve viaggiare tanto, ora Gloria, riesce a compiere lunghe tratte spiritualmente, dopo un intenso lavoro su se stessa, sul sentire e percepire ciò che i sensi raccolgono dal mondo.

La pelle delle donne
Quella che celano
Qaunt’è calda – Sutejo [cit. Libro “Neve” – Maxence Fermine]
Oltre a Chopin e a tutti gli altri compositori romantici, Gloria non può non emozionarsi nel rendere onore a Beethoven, emblema di forza, luce vitale, pre-romantico, capace di far credere ancora nella forza che l’essere umano ha, restauratore di speranza.
Il pianoforte e il mare, anche in Gloria si ritrovano due elementi che sono utilizzati nell’immaginario degli scrittori, da Maxence Fermine ad Alessandro Baricco. Accostamento di due autori così profondi e maestosi, voluto e desiderato, poiché questa pianista che crede sì nella conservazione distinta delle varie forme d’arte ma, anche nella loro unione, nella fusione, diventa paladina di quel diritto universale che è la bellezza ed appartiene, deve appartenere ad ogni uomo, tanto da battersi per essa.
Sono Yuoko, il poeta delle neve. Le mie poesie sono di un bianco sconsolante. Maestro, insegnatemi a dipingere. insegnatemi il colore. 
Soseki sorrise e rispose

Prima di tutto insegnami la neve. [cit. Libro “Neve” – Maxence Fermine]

Camilla, pr e amica di Gloria racconta:
<Il fatto che Gloria abbia uno straordinario talento artistico è sotto gli occhi di tutti, sia del pubblico, sia dei critici musicali, che oltre a consacrarne il talento classico, hanno evidenziato la potenza della sua versatilità, della sua visione e della capacità interpretativa, capace di riunire spirito e materia a vantaggio di un riscatto delle emozioni, superando addirittura il dualismo cartesiano che da quattro secoli domina la musica classica.
Chapeau. Non essendo io un’esperta di musica classica ho il privilegio di osservare da “outsider” la perfetta corrispondenza tra l’artista e la donna. Anche in questo caso il dualismo si annulla. Gloria è vibrante per natura, come il suo pianoforte, ha un’energia altissima e una grande apertura verso il prossimo. È una creativa e una creatrice, non smette mai di tessere relazioni, elaborare idee, costruire progetti. Dietro a questa incessante attività vedo un’attitudine generosa, il suo è un darsi costantemente agli altri e al mondo, con la fiducia che solo una mente aperta sa avere. Il suo magnetismo attrae persone simili a lei, che condividono la stessa ampiezza di visione e potenza generatrice.>

La grazia di Gloria inscritta nel nome fa domandare con lieve e timoroso ardore di regalarci anche solo per un istante la potenza ardente della sua arte, il suono. Ci induce ad attendere le meravigliose evoluzioni dei suoi progetti, dei suoi sogni come giovane donna e come artista.

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