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Amore tra Fiori, Natura e Vita: favola, realtà o sogno?

da | Mar 2, 2020 | Tempo libero

favola

Big Fish e Begonia: una favola per tutti

– “E tu ci credi alle favole? Ai sogni che si realizzano?”

Ero al lago seduta a gambe incrociate sul prato, con la schiena appoggiata al tronco di un albero che reputavo secolare quando, con una voce intrisa di ricerca, speranza e pianto, un ragazzetto, interruppe il corso fluido dei miei pensieri.

Alzai gli occhi ed anche le sopracciglia per osservare quel bambino che tanto mi ricordava il personaggio di Billy Elliot: dovevo riconoscerlo, aveva una grazia tutta sua e quegli occhi! Emanavano un’energia che ormai da tempo non speravo più di trovare nella nuova generazione (ne avevo passate di primavere e di autunni!). Dovevo riconoscergli una buona dose di coraggio nell’aver disturbato una perfetta sconosciuta con quel suo stato d’animo teso e allarmato. Chissà forse sarà stato per il libro che avevo in mano (Cime tempestose) oppure per la mia scelta di sostare presso l’albero quando poco più in là vi era una panca vuota. Potevo scegliere di mandarlo via o camminare per qualche istante con lui lungo il sentiero della vita.

– “Sì piccolo, credo nelle favole come credo che quest’albero stia condividendo con me la sua energia, la sua linfa! E credo anche nei sogni, con la certezza che diventano realtà solo vivendo appieno la favola…con tanto di peripezie e ostacoli!”

– “Parli come una ninfa…”

Bambini così ne capitano uno ogni centinaio di migliaio, pensai in quel mentre.

– “No, non sono una ninfa né tanto meno quello che le tue fantasie mitologiche possono pensare. Cerco di coltivare e prestare attenzione al fanciullino che c’è in me. Sai è il bambino che vive dentro al mimo cuore e sa ancora emozionarsi e stupirsi e piangere e… vivere appieno nonostante i grandi non siano d’accordo, nonostante il mondo cinico, nonostante tutto e tutti. Se credi in qualcosa devi essere disposto a qualsiasi sacrificio! È faticoso ma andrai lontano, vivrai intensamente e ne sarà valsa la pena… dietro di te lascerai sorrisi.”

– “Mi prendi in giro?”

La favola che unisce l’uomo e la Natura è senza tempo

Un petalo di fiore portato dal vento si posò sul mio vestito e la memoria adagiò tra i miei pensieri ed il cuore la storia di Chun.

–  “No! Altrimenti non leggerei Cime tempestose e tutti si sarebbero dimenticati dei classici, delle leggende e delle favole. Sai, penso di aver capito da dove arrivi il tuo quesito… ma lascia che ti racconti una favola, una di quelle storie che ti provocano qualcosa dentro, poi vedi tu se trattenerla o farla scorrere.”

Un fiore ed un suono lontano si uniscono per dare un dolce sottofondo a voce e favola

– “Tre nomi, tre esseri speciali che hanno vissuto in un tempo sconosciuto si sono incontrati. Si chiamano Chun, Qiu e Kun. I primi due appartengono a delle creature che vengono definite “Altri” e governano il mutare delle stagioni, del clima, della Natura sulla Terra. Sono due custodi che si conoscono dalla loro infanzia, hanno un destino già segnato eppure saranno loro stessi artefici del cambiamento. Ma del resto la Natura ha i suoi cicli, le sue perturbazioni e la possibilità di stabilire nuovi equilibri. Pensa alle stagioni, chiudi gli occhi ed immagina la neve in Estate…senti i fiocchi sulla pelle, il freddo, il birivido: una sorpresa ed una preoccupazione nasce, non è vero?

Chun (bada bene, ha un suono che in cinese s’identifica con la parola “primavera”) e Qiu (foneticamente vicino alla parola “autunno”) vivranno un rapporto in cui l’amicizia fraterna della ragazza si incontra con l’amore di Qiu. Amicizia e Amore possono esistere insieme? A cosa brama il cuore? Aggrapparsi ad un’infelice certezza, una stabilità sterile oppure incamminarsi faticosamente lungo una via mai battuta prima? Accettare uno scambio e sacrificare se stessi per l’altro, per un intero popolo?

Sai, sono tali quesiti che spingono i due ragazzi a sconvolgere se stessi e le leggi del mondo in cui hanno vissuto ed in cui avrebbero dovuto svolgere la propria missione. Ma il loro viaggio “battesimale” nel mondo umano per sette giorni ha una conseguenza per Chun! Ella viene salvata da un umano, Kun, che muore per salvare lei che si mostrava sotto forma di un delfino rosso. Chun porterà nel cuore il volto del ragazzo, la musica che il fiato di Kun ha regalato a lei per brevi istanti grazie ad un flauto a forma di delfino. Chun non è più la stessa. E tu saresti lo stesso? Incontri l’amore, quello vero e sacro, perché questo è… cosa fai? Cosa diventi?

La tua responsabilità, i tuoi affetti e il tuo Kun! Ma tra Uomo e Natura esiste un legame speciale, che va oltre le logiche di semplici umani. Le perturbazioni possono durare qualche tempo ma non sono infinite, altri equilibri e le risposte, offrono quello che ai nostri occhi diventa magico: tutto ha un suo significato nel grande circolo della Vita.

Kun viene salvato dal Regno delle Anime ma dovrà affrontare un difficile percorso per tornare alla Vita terrena. Egli diventa pesce grazie al sacrificio di Chun: sarà abbastanza? Si legherà a lei: saprà tornare dagli uomini? Che uomo sarà? Si dimenticherà?

Essere se stessi, essere della Natura offre le risposte anche al cuore, non credi?

Tornando al presente tra favola e realtà

Scrissi il titolo della storia su un foglietto “Big Fish e Begonia” e a parte “Zhuang-zi”, l’opera stupenda considerata una dei più grandi classici del taoismo. Glielo porsi e mi congedai così:

“Non si tratta di religione o taoismo, si tratta di ciò che sei e chi vuoi diventare. Che cuore hai? Che favola vuoi vivere: la tua, quella degli altri per compiacerli? Oppure come Chun, Qiu e Kun decidi di lottare e ascoltare la Natura ed il tuo cuore pulsante per essa, per un qualcosa di immenso che altro non è che la custodia del dono più grande… la Vita!”

Lo vidi sorridere, mi ringraziò e se ne andò. Dopo qualche tempo mi alzai e con quei fiori portati da un Vento piacevolmente caldo mi incamminai, Kun mi stava aspettando alla barca per un giro al lago ascoltando la nostra canzone…

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