12 Settembre 2024 | Cinema Teatro Excelsior di Erba (CO) | <Star Maps> un progetto suggestivo ideato dal Mo Fabius Constable con The HarpBeat Orchestra
Star Maps è un concerto tanto atteso, in cui mostra un lavoro intenso, ispirante, creato dal Mo Fabius e della Harp Beat Orchestra. Questo prezioso prodotto sarà presentato nella sua interezza. L’atmosfera è quella catartica, presente in ogni concerto della Harp Beat Orchestra: c’è una realtà immaginaria, fatta di passioni, fantasia, è un mondo in cui c’è tanto cuore e tanta cura. L’arpa ha qualcosa in più, “vive” da più di 6000 anni, le sue frequenze hanno effetti benefici sulla psiche e sull’animo… (n.d.r tratto e adattato dall’intervista al Mo Fabius disponibile al link https://youtu.be/-3uxGs5AQx4?si=kEI8dJfbCfuayUd8 dal minuto 9′ 00”)
Aspettando la meravigliosa serata tra gli Astri, c’è l’incontro con Donatella Bortone
Una rosa bianca o una rosa nera? Una Candela? Una pianticella capace di rendere salutare ogni ambiente restituendo vibrazione positiva?
Inizia così il viaggio e successivamente il dialogo con Donatella Bortone, voce solista e fondatrice della Harp Beat Orchestra.
Il suo canto, il suo timbro, la tonalità avvolta dagli iconici indumenti e accessori neri, affascinano e instillano nell’ascoltatore domande, sensazioni che non possono essere appagate finché non abbiano la possibilità di esplorazione.
Il nero è parte del simbolo di Yin e Yang, la dualità che governa l’Universo. Nel canto di Donatella quello che entra in scena è il Mistero, la parte occulta che genera attrazione e timore. Entrandoci, trasportati dalla grazia vocale, dalla gestualità, dall’espressione e dalle luci (gli occhi della solista) che, magnetiche, conducono nell’animo di un grande respiro, si giunge al Bianco dove tutto è riflesso, risolto, l’attimo fugace dell’adesso.
Donatella lo riassume con una metafora squisita: un bouquet di fiori appena colti, hanno la loro massima espressione di bellezza per un momento, riusciamo a coglierla se ne diventiamo consapevoli, accettando pure la caducità della flora recisa. In fondo Donatella ci lavora con i fiori, sono colonna portante assieme alla voce, della sua quotidianità, della propria essenza. Una occupazione a cui mai avrebbe pensato eppure, il destino mescola sempre le carte ed un suggerimento diventa una porta!
Donatella, in questo significato c’è la Donna in continuo movimento ed evoluzione, pronta a donare, ad agire. Con la sua voce trova la sua piena espressione creativa, la sua profonda connessione tra ciò che è e la fonte di tutto. Lo si comprende bene ascoltandola e osservandola con il rispetto portato dinanzi ad una <musa> vivente.
Oltre il gotico mistero, le ballate irlandesi, le note naufragate, la sua voce: lei stessa definisce <la voce> quello strumento potentissimo che ciascuno di noi possiede, spesso trascurato, in grado di elevare e connetterci con il nostro io e l’esterno. La voce, un bilanciere da allenare e scoprire.
Nel suo percorso evolutivo, sentendo la missione e la necessità di esprimersi proprio attraverso la voce, si delinea un crescendo e sempre più l’aderenza all’impiego della voce non solo per l’esibizione e la bellezza che ne deriva. Ovviamente questo passaggio c’è, soprattutto all’inizio. Donatella inizia molto presto con il canto, partendo dal blues e dal rock per poi tornare alla musica classica, un ascolto ricorrente nella sua infanzia grazie alla passione paterna per questo genere. Dopo esperienze differenti che la vedono voce solista di band e cori, decisivo è l’incontro con il Maestro Fabius Constable.
Da questo momento si aprono altri sentieri, vie, conoscenze, esplorazioni nelle terre d’Irlanda, nei luoghi giapponesi, collaborazioni con realtà italiane e internazionali, e sperimentazioni trasversali all’attività dell’orchestra di arpe. L’Harp Beat Orchestra, fondata con Constable nel frattempo è realtà consolidata.
La voce cantante di Donatella è capace di migrare tra mondi: sussurra i desideri alle stelle, anima Ulisse, Paolo e Francesca, consola colei che attende il cavaliere degli Elfi…e narra racconti , facendosi voce recitante in un meraviglioso progetto teatrale nel quale è coinvolta in prima persona da circa un anno: una nuova porta che si apre nel viaggio della sonorità.
Donatella è da sempre la voce solista dell’Harp Beat Orchestra che contribuisce a dare vita ai numerosi concerti allestiti durante ogni anno; eppure già da tempo avverte l’esigenza di portare la dimensione vocale in altri contesti: progetti futuri ambiscono a elevare lo strumento vocale in prospettive di scoperta e consapevolezza. Lavorare perciò a creare corsi e percorsi in tale prospettiva è per Donatella uno dei prossimi obbiettivi.
Perché sempre di più l’artista è missionario di Arte e Bellezza non solo sul palco ma anche e soprattutto nei luoghi dove questo può significare un cambiamento, un nuovo inizio: nelle scuole, nelle carceri, nelle comunità e per chiunque abbia desiderio di esplorare i colori dell’esistenza.
Si ringrazia con affetto e stima per la delicatezza, la profondità e la straordinaria energia, Donatella Bortone; si ringrazia la Harp Beat Orchestra e il Mo Fabius Constable.
erica g
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