Comunicazione e conversazione sono al giorno d’oggi delle arti.
Purtroppo, la comunicazione “social” abbassa le barriere dello stile, della qualità di espressione e talvolta di quell’eleganza e di quell’ educazione sottile che caratterizza invece l’incontro tra persone.
La nostra comunicazione non è fatta solamente di parole e messaggi scritti ma, molto di più. C’è una gestualità e una corporeità che ci distinguono come individui l’uno differente dall’altro secondo il proprio carisma e personalità.
Ma a volte nelle parole e nei messaggi occorre spendere un po’ più d’attenzione e riservare al contenuto che si deve inviare al destinatario un trattamento magico!
La fretta è una cattiva consigliera! Non date mai per scontato intercalari gentili ed usate sempre una tonalità di voce delicata. Se siete arrabbiati o distratti l’altra persona se ne accorge immediatamente e, restandoci male vi mostrerà un atteggiamento ostile. Badate l’atteggiamento non è la personalità. Quindi abbiate più pazienza verso voi stessi e gli altri e dedicate il giusto tempo e la giusta “dolcezza” per rivelare quanto dovete esporre al vostro interlocutore.
Non lesinate mai i “passe partout” della gentilezza. In particolare quando chiedete o ricevete qualcosa, fate vostre le espressioni:
- “grazie”,
- “per favore”,
- “sì, grazie”,
- “no, grazie”,
- “mi scusi”,
- “permesso”,
- “posso/potrei”,
- “gradisce”,
- “preferirei” […]
Attenzione invece a non introdurre nel vostro discorso parole ed espressioni poco raffinate che passano come “mal-educate”:
- “non mi piace/che schifo”,
- “voglio/non voglio”,
- “non hai capito nulla/ hai capito?”,
- “sei sciocco/stupido a fare così” […]
Benché molto spesso per abitudine e quando siamo un po’ “nervosetti”, usiamo largamente tali espressioni, se ci soffermassimo anche solo un secondo su ciascuna, capiremmo immediatamente che costituiscono delle vere e proprie offese per l’altro. È bene imparare ad essere tolleranti, comprensivi e pazienti, anche con un certo sforzo!
Comunicazione e trasformazione delle espressioni …
- Mi fa schifo diventa “grazie ugualmente ma preferirei non accettare ciò che mi stai dando”;
- Voglio diventa “potrei?”;
- Non hai capito (nulla) diventa “mi spiego meglio? Vediamo insieme…”;
- Sei sciocco a fare cosi’ diventa “ciò che stai facendo si potrebbe svolgere in altro modo, altrimenti è una cosa probabilmente poco ragionevole..”
Non è molto meglio comunicare e conversare in questo modo?
Un ultimo consiglio: se dovete raccontare qualcosa ad altri, mettete voi stessi sempre come secondo soggetto della storia!
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