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Il cane: un angelo a quattro zampe

da | Ago 6, 2018 | Famiglia | 0 commenti

19 Luglio, canile di Cussanio: un bellissimo cagnolone, un pastore maremmano, di nome Lucky, 2 anni e mezzo, si è spento, sfinito da una malattia per cui non esistono farmaci: la malinconia.

Nulla sono valsi gli sforzi del canile di poterlo portare in tempo fuori dalla struttura per tentare di salvarlo, nulla hanno portato le lettere della sua padrone al Comune, a qualsiasi Ente che potesse restituirle il suo angelo custode. Hanno vinto la brutalità e la meschinità di alcuni uomini facendo perire Lucky… per cosa? Semplicemente perché abbaiava e qualche volta se ne andava in giro scodinzolando e mostrando la sua bontà. Due motivi che i vicini di casa di Lucky, hanno portato in Comune affinché si prendessero misure di sicurezza… e così, Lucky dolce ed intelligente ha finito i suoi giorni nella solitudine, nella malinconia arrendendosi di fronte alla malvagità di chi non comprende cosa simboleggi e rappresenti un cane.

Per chi non ha un cane…

E’ difficile all’inizio comprendere cosa questo essere vivente riesce a trasmettere…in fondo è un quattro zampe, non parla, fa dispetti, perde pelo, seguono l’istinto di animale, sono in fin dei conti “bestie”, alcuni fanno la guardia, altri amano la compagnia, altri ancora sono pericolosi… ma è davvero tutto qui?

Per chi ha un cane sa che è tutto molto diverso…

Dopo qualche tempo in sua compagnia lo si guarda come se fosse un bambino od un angelo custode: non fa un passo senza di Te ed ovunque tu vada il tuo cane c’è, magari a qualche centimetro di distanza, magari ai piedi del letto oppure ti guarda con quei suoi occhioni giganti, vispi e furbi, implorandoti di starti accanto sul divano!

Appena il campanello trilla lui da buon guardiano abbaia e se proprio un estraneo non gli va a genio beh…il concerto è assicurato.

Quando ha sete ti viene incontro, con la lingua a penzoloni e pur sapendo che proprio accanto a lui la ciotola è colma d’acqua, preferisce quella naturale fresca della bottiglia!

Se è trascorso troppo tempo, il nostro cane ci viene incontro scodinzolando e chiedendoci un mare di coccole e perché no?, se è fresco anche un bel giretto!

Quando c’è qualcosa che non va il cagnolone si rannicchia su se stesso e guardandoci triste, ci chiede silenziosamente aiuto… così impariamo a curarlo e a comprendere fino a che punto si lascia fare da noi; più il tempo trascorre, più il legame si rafforza e un abbraccio un po’ confuso tra mani, pelo e zampe riesce a comparire insieme a tante leccate!

Ma se diamo un gioco o trova, abbandonato, per puro sbaglio, un pezzetto di carne sul tavolo, allora vediamo i numeri e le acrobazie e il suo trofeo presto troverà un nascondiglio ma guai a chi lo tocca!

Non dimentichiamoci le sessioni di educazione ed i rimproveri… quanti dispetti e quante cose distrutte ma, come bambini vanno ripresi e stimolati correttamente, in questo molti veterinari ed allevatori scrupolosi sono attenti nel dare le giuste indicazioni! Anche se in fin dei conti siamo noi a trovare il giusto equilibrio con il nostro quattro zampe! E quando le orecchie si abbassano e gli occhi si dilatano chi resiste?

Non ci sono cani pericolosi e cani docili, ogni cane risponde ad un preciso uomo e viceversa… non tutti i cani sono fatti per chiunque. Un quattro zampe sceglie da chi andare! Purtroppo accade che ci siano coppie non sintonizzate ed uomini troppo presi dall’idea di avere un cane “tosto” piuttosto che un cane “adatto” a sé, ci sono uomini smemorati e troppo superficiali tanto da preferire il rischio…

Poi ci sono uomini che accolgono questi angeli donandogli cuore ed attenzioni…

Ma soprattutto giorno dopo giorno nella coppia tra uomo e quattro zampe si crea un legame che va oltre le parole, oltre i gesti: è un legame che non si spiega agli occhi di qualsiasi uomo. Perché quel quattro zampe lo si chiama angelo custode, bambino, tesoro prezioso! Perché quando gli sguardi si incrociano allora è vero: c’è un filo invisibile che lega l’uomo al proprio cane…

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