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Black Friday, davvero n’è valsa la pena?

da | Nov 30, 2016 | Lifestyle | 0 commenti

Il Black Friday è il Venerdì che cade esattamente dopo il Ringraziamento (festeggiato ogni quarto Giovedì del mese di Novembre, quest’anno il 24). È il giorno che anticipa il periodo dei saldi. È il giorno in cui gli amanti dello shopping, del risparmio o, semplici curiosi, possono fare follie. Anche perché tutto, ma davvero tutto, è in promozione e, ci sono articoli adatti per ogni portafogli. Il Black Friday dà ufficialmente il via alla stagione natalizia e, quindi alla frenesia degli acquisti.

Black Friday anche per l’Italia?

Da una tradizione firmata USA, a molti commercianti italiani, fa capolino l’idea di inglobare questa usanza nell’economia made in Italy.

Ma può funzionare davvero? Una domanda che come prima “contro – indicazione” ha una legge che vieterebbe sconti trenta giorni prima di Natale. Eppure questa legge è temuta solo dai piccoli negozi che non possono permettersi di sostenere multe. Invece moltissime compagnie, le grandi dot-com, le multinazionali, hanno letteralmente invaso caselle e-mail, inoltrato un numero grandissimo di messaggi pubblicitari, promozionali. Ed è molto difficile resistere alla tentazione di acquistare anche un piccolo articolo o un pensiero in vista dei regali di Natale.

La tendenza osservata quest’anno però è che la maggior parte degli acquisti effettuati non sono stati  in negozio ma davanti ad un PC!

Acquisti che servono o inutili acquisti. Molti musi lunghi tra i negozianti che non hanno ricavato quasi nulla, il sorriso di giganti come Amazon e, la dura realtà di chi il Black Friday non può nemmeno sognarselo.

Pensiamo alla sfortunata (e dimenticata) Grecia che di problemi ne ha parecchi. Ci sono testimonianze di persone che non possono avere il lusso di scegliersi un abito attraverso il web. Pensiamo a molte famiglie italiane che vivono nei ceti più bassi. Loro non hanno partecipato alle corse dell’ultimo secondo per un Tablet od un iPhone. Perché questi sconti un po’, fanno classifiche. Di chi soldi ne ha e di chi si accontenta di sopravvivere.

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