
Chiacchierando si incontra la Felicità | Beatrice Carbone | Ballerina solista del Teatro alla Scala di Milano
Venerdì 3 giugno 2022 | ore 21.00 – OLTRE LA DANZA presenta
Si debbono chiamare a raccolta tutti i grilli e quelli che oramai amo chiamare ‘giugnolini’ anziché maggiolini per la loro tardiva venuta, affinché possano instillare le sfumature che ben caratterizzano le parole e l’essenza di Beatrice Carbone.
La sua voce piena di toni squillanti, subito va a collocarsi nell’alba deliziosa che preannuncia il precoce levar del Sole estivo. Le passeggiate in queste ore sono una delizia perché aprono all’ascolto della Natura, della sua forza generatrice, della sua grazia. Offrono suoni, messaggi, sussurri che possono essere accolti, coltivati, senza che vengano recisi.
Tutto questo è presente nella voce di Beatrice che ribalta stereotipi e silhouette, dando altre certezze, tra cui la consapevolezza che il qui ed ora, accogliendo ciò che viene con serenità, senza aspettarsi nulla, senza aggrapparsi a vacillanti baluardi di ostentata ambizione, è garanzia di felicità.
Beatrice profuma di felicità, ne è il distillato più pregiato.
Conversando con Lei, si ha prova che la piccola anima decisa a danzare nel quotidiano palco che è la Vita, abbia contemporaneamente deciso di dimostrare quanto poco sia necessario per essere felici, spontanei, naturali.
La sua anima mostra l’accettazione con gioia di quel che si pone e frappone nell’esistenza umana. Non tutto è arcobaleno e luci, ci sono ombre, ci sono ostacoli, ci sono le variabili che costellano i minuti. Ma questo è l’Universo a cui apparteniamo, fatto di dualità.
Quando viene negata una parte, quando alcuni direttori della Scuola di ballo preferiscono altre soliste, altre ragazze, è innegabile il sapore amarognolo che si prova ma, Beatrice non è ambiziosa, non vive per i traguardi, è concentrata su altri aspetti. Queste esperienze la formano, certo, la educano cosicché possa essere lei stessa a dare guide e strumenti per le giovani allieve che si approcciano alla danza.
Beatrice è quella Donna-Angelo che si vorrebbe incontrare sempre più spesso e non, nel mezzo del cammin di nostra vita. Il suo profumo e la sua prospettiva la pone in una luce così distante da molte altre ballerine che sono sempre in affanno, mai contente, immerse nel lato più aggressivo del mondo della danza.
Beatrice appartiene ad un universo parallelo, rispetto all’immagine collettiva della ballerina eterea, quasi dipinta con vapore argenteo, che pone i piedi insanguinati dopo ore di prove, sul palco, il laghetto lustro e ghiacciato, avvolti dalle tipiche calzature di raso!
Sarà che sin da bambina le sue fibre e fasce muscolari, hanno tratti più decisi, affinché possa enunciare quanto il corpo serva, sia necessario per esprimere la danza, medicina fondamentale per lo spirito e il mezzo che lo custodisce, quindi i tessuti, gli organi, la pelle.
Danzare per Beatrice è qualcosa di così radicato e naturale che non avverte la stanchezza o meglio, ne subisce caso mai l’efficacia di questo intenso sforzo. Sarà che è figlia d’Arte. Il padre, Giuseppe Carbone, è stato Direttore di Corpi di Ballo in prestigiosi teatri internazionali e nazionali, nonché alla Scala di Milano; la madre, Iride Sauri, è stata prima ballerina alla Fenice di Venezia, ancora oggi entrambi sono attivamente impegnati nella danza, come insegnanti e punti di riferimento.
Beatrice pensa ai suoi genitori e, oramai alla fine della sua carriera da ballerina (a 47 anni si raggiunge l’età della pensione), resta sorprendentemente pacifica e radicata nell’oggi, accogliendo con benevolenza ciò che le offre il quotidiano e ciò che arriverà nel domani, grazie ai suoi sogni, ai suoi progetti ed alle sue credenze.
Questa Gentil Donna, non si identifica con la “ballerina”, è il suo mestiere ma la danza ha bisogno di gioventù, la sua missione in questa fase deve prendere un’altra direzione e non si addice al suo temperamento, l’offrire la sua preziosa maturazione al solo insegnamento in prestigiose Accademie.
Il suo carattere tranquillo, buono, derivante da un contesto familiare armonioso, un ambiente protetto, la forma, la permea. Nata a Stoccolma, cresciuta a Venezia, respira l’arte, il ballo, il suo motore ha un’energia pura, senza inquinanti.
Di questa bontà ne fa dono agli altri, è una parte fondamentale di Beatrice, attenta al benessere psico-fisico, alla sfera spirituale e materica che caratterizza l’essere umano in una visione olistica. Ha portato avanti il progetto “Movimento al femminile” volto a far scoprire il gusto del movimento e della musica a tutte le donne [Per altre informazioni è possibile visitare il sito https://www.movenzealfemminile.it/#MovimentoeFrequenze]. Durante l’emergenza sanitaria ha ideato una serie di eventi on-line sul tema dell’accompagnamento delle anime che sono venute a mancare. L’elaborazione di questi lutti è stata resa difficile dalla lontananza, un tema delicatissimo, affrontato da molti interlocutori di rilievo invitati dalla stessa Beatrice.
“Bisognerebbe onorare con sentimenti di gratitudine l’anima che vola verso un passaggio ultra terreno, ha compiuto la sua missione, è pronta per lasciare il corpo verso un altrove non visibile con i nostri occhi. L’anima decide cosa vivere e come vivere prima di incarnarsi. Il corpo è lo strumento che permette di realizzare un percorso spirituale e vivere al meglio il tempo terreno.”
Beatrice è gioia, espressione incarnata di ciò che di bello e grazioso la Natura propone. Lo pone in rilievo, celebra Madre Terra e riesce a danzare in ogni angolo e fazzoletto che permetta il movimento. Anche nella sua dimora è presente questo spazio di espressione che rappresenta il sogno, i sogni di quando ragazzina, allieva ancora in erba, passava davanti alla Scala… ah, l’amore imprescindibile! La ricchezza e l’estasi di ciò che viveva, delle proiezioni di idee che galleggiavano come soffioni, tanti sogni si sono avverati, c’è stata la realtà, a volte cruda ma Beatrice è soddisfatta, gaia, continua a sognare ogni giorno ad occhi aperti, sulle sue nuvolette.
E’ un Pesce [segno zodiacale] e l’emozione che percepisce dai suoi sogni è l’Acquario in cui compie i propri gesti. La malinconia non le appartiene.
“Sono una matta buona, non mi sono prefissata nulla, ciò che ho avuto, che ho, che mi arriverà, prendo. Quando mi dedico alle prove mi concentro su me stessa, quando volgo le mie energie agli altri, l’attenzione è per giungere verso differenti obbiettivi. Danzo perché è l’espressione che mi consente di portare la missione per cui sono qui, a tutti. Così, sono felice. Cerco la profonda connessione con la Natura, gli Alberi, l’Aria…se ciascuno ne potesse sentire il respiro! Sono profondamente felice, questo a volte fa irritare mio figlio – arrivato come dono inaspettato, colto dalla volontà divina – ma alla fine, con questo giovane uomo, venuto alla luce dal mio grembo, i battibecchi educativi, terminano con accrescimento e intesa. Nel mio quotidiano non manco, nelle sfide e nelle gioie, di ringraziare e chiedere aiuto agli Angeli, parlo con loro, entità di luce, per concedermi il qui ed ora, così sono felice.“
Con questa ultima espressione molto materna, racchiudo la dolcezza e la felicità di Beatrice, Donna Angelo, incontrata in effetti nel mio “metà cammino”. Non posso che esserne onorata, ringraziarla profondamente e volgere a lei un abbraccio di luce e gratitudine!
Tale gioia la condivido con Anna Montani e il Teatro Giuditta Pasta che hanno reso possibile tale incontro.
L’invito è per il Gala che si terrà il 3 Giugno 2022 con solisti e primi ballerini della Scala di Milano [Antonella Albano, Beatrice Carbone, Emanuela Montanari, Azzurra Esposito, Maria Francesca Garritano, Mick Zeni, Federico Fresi, Christian Fagetti, Massimo Garoon- cantante Orsola Fezzi]
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