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50 volte Teatro: il senso del gusto dà sapore ai sogni

da | Lug 20, 2019 | Arte & Teatro | 0 commenti

Credere nei sogni non è “roba” da sciocchi! Credere nei sogni è anzitutto un modo di vivere. Molti pensano che i sognatori sono perduti in un mondo fatto di nuvole e zucchero filato, credendo che la vita prima o poi li costringa alla dura realtà, ossia il bisogno di un lavoro, la costante presa di coscienza del risparmio, la logica del pagare un prezzo per ottenere un posto di rilievo, altrimenti ci si deve accontentare della mediocrità.

Che peccato! Così tanta bellezza c’è nel credere in un sogno, nel risparmiare qualche manciata di secondo per dedicare intensamente le proprie forze al fine di giungere e toccare con mano, foss’anche per un minuscolo istante, la certezza che sì, quel sogno è possibile e può essere realtà.

È vero, bisogna lottare per un sogno! Bisogna sondare il proprio cuore per comprendere quanto è importante e vitale per sé stessi. Ed è altrettanto indispensabile confrontarsi con chi ci sta accanto… alcuni esseri umani sono fonte di speranza e fiducia nella realizzazione della propria personalità e dei propri desideri. Il confronto si fa dialogo e flusso di condivisione. Gli obbiettivi ampliano i propri confini andando ad abbracciare una dimensione maggiore, producono gioia. Certo vi sono difficoltà e fatiche, eppure un sogno che diventa realtà, regala benessere e felicità, non solo al protagonista ma anche a quanti vedono lo straordinario percorso (costellato da tappe e fermate) compiuto per realizzarlo.

Un sogno è la struttura portante delle ali per un essere umano. Chi non ha sogni come può vedere nascere i fiori da una roccia?

Senza sogni tutto il creato, l’uomo stesso, perderebbero senso…

Forse è proprio questo il seme che germoglia nei nostri pensieri, nel nostro io quando cerchiamo un tesoro! I nostri sensi si svegliano e sono all’erta: c’è una caccia in corso e la posta in gioco è alta!

Rincorriamo i sogni ed ecco che lungo il cammino incontriamo Alex, una ragazza brillante, lavoratrice, con un unico grande obbiettivo: diventare una ballerina! Attorno a lei ci sono amiche, una tenera signora che la sprona a vedere quanto di bello vi è dentro di sé, una badante apparentemente cinica che però, rivela una profonda conoscenza di cosa celano gli occhi, un ragazzo che sarà disposto a tutto, anche a comprendere e ribaltare la sua posizione nella società pur di amare…

Ed Alex? Alex corre, corre sempre per tutti. Prova su di sé il significato di debolezza e paura prima di credere davvero. Sono ostacoli necessari, il suo sogno viene reso puro da uno sforzo “salvifico” e solo alla fine la ragazza sarà in grado di decidere se volare oppure restare confinata nella mediocrità…

La storia di Alex è proposta nel familiare ed accogliente palcoscenico di Cassano Magnago con una bravissima Valeria Belleudi ed una regia di Chiara Noschese sorprendente.

Il racconto arriva a definire il senso del gusto più tradizionale. Appare così strano parlare di qualcosa che spesso è associato al dolce, al salato, all’amaro, all’aspro, all’umami (N.d.R. sono i sapori base che il palato umano riconosce)! Come si può a teatro parlare di sapori? Non è compito dei cuochi, dei ristoranti e degli chef?!

Anche questa volta, il paziente teatro ci accompagna e ci guida, mostrandoci come ogni situazione, ogni istante di vita altro non è che un sapore o tutt’al più un insieme di sapori. I momenti belli sono percepiti come zuccherini e così soffici da sciogliersi nel nostro animo! I secondi più tristi, i giorni più bui sono vissuti come amari e pare non finiscano mai! I sogni sono un miscuglio più o meno omogeneo tra un dolce morbido e cremoso ed un asprezza sottilissima. Indicano la bellezza di ciò che può essere reale e la fatica nel raggiungerlo. In quell’intervallo abbiamo la vita, il presente con strumenti ed ostacoli:il cuore saprà cosa vorrà… e come Alex ogni persona potrà decidere se volare o mischiarsi nella mediocrità.

Ogni essere vivente deciderà quale sapore avrà il suo personalissimo piatto: deciso, definito oppure?

Una nota di ricordo, come un accordo di chitarra: i cibii migliori, i dolci e le ricette più gustose sono nate da errori di persone semplici!

Da quegli sbagli sono stati scritti meravigliosi passaggi culinari…

N.d.R “50 volte teatro” per il 50° Anniversario del Teatro Auditorio di Cassano Magnago

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