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Simona e le mani in basso: un modo di vivere!

da | Giu 5, 2019 | Testimonianze & Racconti | 0 commenti

Il bianco è un colore così particolare, bellissimo, intenso e ricco! È quel colore che racchiude tutti gli altri, ed è talmente meraviglioso che chi è avvolto dal suo candore splende e brilla. Diventa un prisma vivente, un riflettore. Chi incarna il bianco ha in sé il potenziale della vita, del futuro, di un viaggio, della predisposizione al cambiamento. È una personalità forte e luminosa.

Conoscendo di persona Simona Atzori si è letteralmente travolti da questa luce piena di purezza e forza, talmente intensa che quasi il bianco si perde, espandendosi a tal punto da abbracciare l’intero universo!

Simona Atzori: la prima cosa che viene in mente a molte persone è lo strano effetto di vedere qualcuno senza braccia.

In realtà, già dai primi istanti dell’incontro del 4 Giugno, presso il Centro Olistico di Via Cà Bianca a Busto Arsizio, è stato possibile vedere una donna a cui non manca assolutamente nulla! L’armonia, il sorriso, la forza racchiuse in Simona creano un qualcosa di straordinario: il suo corpo e la sua mente talmente uniti ed in equilibrio tra loro, sono assolutamente coesi, tanto che non è necessario aggiungere nulla alla bellezza che emanano, sono completi così!

Se questo si percepisce sin dall’inizio, dopo due ore è possibile affermare che Simona ha davvero tutto, le sue “mani in basso” gesticolano, camminano, sistemano qualche ciocca di capelli ribelle, rimuginano, portano con delicatezza un bicchiere alle labbra gioiose, abbracciano, accolgono ed amano.

Accogliere ed amare sono due verbi, due parole-azioni che contraddistinguono Simona!

  • D’altronde, cosa ci si può aspettare da una donna straordinaria come lei se non la capacità di dare e ricevere pensieri e gesti positivi, belli, che recano in sé la potenzialità di curare sé stessi e di conseguenza gli altri?!
  • Ed ancora se non avesse provato dentro di sé il desiderio fortissimo dell’amore come sarebbe potuta diventare ballerina, pittrice, coach ma prima di tutto Simona?!

Ci sono stati tre momenti che hanno catturato l’attenzione; certo l’intero incontro è stato meraviglioso eppure, se di motivazione e potenziale, si possono scovare tantissime informazioni presso centri specializzati come il Centro Olistico di Busto Arsizio, altrettanto non si può dire per i racconti e per la voce di Simona, così squisitamente ricchi di eleganza, bellezza, fiducia, gioia nonostante abbiano conosciuto le fatiche e talvolta la sofferenza, in un percorso così straordinario!

A questi momenti è bello osare associare un colore ed un’emozione come Simona ha invitato a fare dopo il tempo dedicato alla meditazione guidata, punto di partenza dell’incontro motivazionale, il cui obbiettivo era dedicare le risorse ai preparativi del viaggio personale di ciascuno, un viaggio che fa cambiare la prospettiva.

Badiamo bene! Non serve diventare eroi o compiere grandi gesta, è qualcosa che accade dentro, un cambiamento di prospettiva che nasce da uno spunto di riflessione, da un battito d’ali, dalla luce bianca, magari dall’incontro stesso con Simona, da un raggio di Sole…

1° Momento: stupore – rosso

L’attesa della nascita di un figlio è accompagnata da trepidazione, sogni, speranze e curiosità verso quell’esserino che sta per nascere. I futuri genitori non riescono più a trattenere quella voglia che settimana dopo settimana, mese dopo mese, è cresciuta e si è espansa…e così quel fatidico momento arriva, ecco la nascita. E cade il mondo, l’universo sulle spalle. Cade e si frantuma. Una bambina senza braccia. Una bellissima bambina a cui mancano gli arti superiori. E quei poveri genitori entrano nella rotatoria della mancanza, rimangono in circolo fino a che non si decidono ad osservare quella loro creatura meravigliosa e bella che come tutti i bambini è interessata al mondo. Muove i piedini verso il pallone morbido rosso sopra alla sua culla, ha due mesi. I genitori osservano quei piedini…d’un tratto non manca più nulla! Tutto è lì in quella bambina, la chiave ai loro dubbi è lo splendido sorriso di Simona, i piedini della loro figlioletta saranno le mani in basso che permetteranno un futuro a lei, alla sua mamma ed al suo papà!

2° Momento: timore – viola

Da bambini a tutti è capitato di arrivare in cucina e trovarsi di fronte al tavolo: che ostacolo insormontabile quel tavolo così massiccio! Come fare? Un tavolo può diventare un mostro insormontabile da affrontare! A volte le soluzioni arrivano così soffici ed inaspettate che quasi non ce ne accorgiamo nemmeno!

La mamma di Simona di fronte a quella bimba così timorosa di un tavolo troppo grande da scalare ha fatto l’unica cosa che era possibile fare: l’ha sollevata e l’ha posta a sedere sul tavolo. Per Simona quel gesto fu un altro emblema del cambio di prospettiva! Ecco il valore di un gesto che forse si dovrebbe evitare ma se usato bene ha un potenziale educativo immenso! Il cambio di prospettiva!

3° Momento: nostalgia – azzurro

Esistono momenti nella vita in cui tutto finisce. Non restano più brandelli di nulla, solo la fine drastica che fa percepire il deserto. Eppure è da questa fine che può esserci un nuovo inizio. Simona qualche anno fa ha perduto la persona più importante della sua vita, la sua mamma. Ha attraversato la malattia del padre e la fine della relazione con il suo compagno. Il dolore e la sofferenza intense come olio essenziale, penetrano nella pelle. La ragione fa sentire tutto il carico di negatività ma l’anima invece anela a qualcos’altro, alle cose belle, ai pensieri migliori, a ripartire, a volare… e sì, nonostante la fatica iniziale si riesce a partire. Il viaggio ha inizio e ci si libra addentro le vie della vita quotidiana come un unicorno alato, un bianco unicorno alato.

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Simona ha accolto noi in questo incontro, e il nostro grazie è fatto di pennellate di pensiero colorate, che ci aiutano nei preparativi di un viaggio, in cui si ribaltano le prospettive.

Un ringraziamento speciale è per Simona Atzori (con un grandissimo augurio per la sua prossima camminata sul Gran Paradiso)!

Un grazie colmo di affetto è per il Centro Olistico di Busto Arsizio e la meravigliosa accoglienza profumata di un’aroma unico, di emozioni belle.

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