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Jessica D’Angelo: anNotAzioni su … Piazzola Tango

da | Mar 2, 2023 | Arte & Teatro | 0 commenti

Teatro Giuditta Pasta | Sabato 4 Marzo | Piazzolla Tango | Conversando con Jessica D’Angelo danzatrice e coreografa della Compagnia di danza NaturalisLabor

Tango per comunicare, testimoniare, affermare il quotidiano

È attraverso l’arte che si può enunciare e quasi rivendicare quegli aspetti sociali che vengono posti spesso in un atrio, scomodi o troppo impegnativi per essere affrontati, dimensioni comunque di rilievo e fondamentali. Le sfumature e sfaccettature di tematiche legate alla persona, al sociale, all’educazione, diventano stimoli per avviare l’espressione artistica ad una divulgazione ed esternazione volta a smuovere pensieri ed emozioni, promuovendo l’azione.

Le forme artistiche sono altresì porte di testimonianze, di invito a riflettere su personaggi e colonne che loro stesse, durante il peregrinare quotidiano, sfidavano il proprio io, gemendo di incomprensioni provenienti dell’inconscio.

È stato così per Astor Piazzolla?

Sulle tracce di questo artista controverso, forse persino per sé stesso, incontriamo una danzatrice e coreografa che introduce a quello che è <Piazzolla Tango> una produzione della Compagnia NaturalisLabor – fondata da Luciano Padovani – di cui fa parte: è Jessica D’Angelo.

Danzatrice storica, fa parte di questa famiglia (così la definisce, sentendosi davvero membro) da quando ha svolto l’audizione per ‘Romeo J Giulietta Tango‘. In quell’occasione, arrivando da un percorso di danza canonico, percepisce la novità, l’accostamento tra la struttura tipica del Tango naturale e l’approccio della danza contemporanea.

Per Jessica quell’interpretazione è un segno, arriva a pennello, nel tempi giusti, una chiave per aprirsi e evolversi, lei, a quell’epoca giovane e con esperienza da accrescere. 

Tango e Danza Contemporanea: l’intersezione e il <contact> pensato e realizzato da NaturalisLabor

Due espressioni artistiche ben delineate con l’elemento comune incentrato sul lavoro dei corpi, sul contatto tra essi. Eppure, nella Danza contemporanea non c’è un linguaggio strutturato, bensì una forma di libertà e nell’ incontro coi corpi si crea danza. Invece nel Tango attraverso l’abbraccio, l’ascolto del partner si crea quel codice strutturato riconoscibile del genere.

Jessica nella danza contemporanea avverte che l’energia si prende dal suolo e si irradia ovunque. Nel tango, l’energia ha delle diramazioni, proviene dal suolo, segue delle diramazioni e dei flussi che coinvolgono entrambi i tangheri.

In tale avvicinamento, sino ad identificare un’area di sovrapposizione, c’è il Fondatore della Compagnia, Luciano Padovani, che aggiunge la drammaturgia, l’emotività tipica di una storia nei passi di danza. Questi ultimi si trovano a fronteggiare l’uscita dalla dimensione coppia per interpretare. Di contro, i danzatori, debbono nella fase di espressività recuperare comunque l’ordine imposto dal Tango. Si intuisce l’intimità di questo lavoro fine, alla ricerca di un equilibrio.

C’è un climax di movimenti, di linguaggi corporei, di abbracci, di intese che poco permette l’improvvisazione, specie nei lavori all’unisono. Il denominatore comune però resta la preparazione profonda, il genio di aver unito due linguaggi di danza differenti, il saper affrontare i limiti e creare una atmosfera serena, solida, tipica di una squadra affiatata.

Per i danzatori e i tangheri di Compagnia NaturalisLabor, sottolinea Jessica, la dedizione alla connessione tra sé e corpo è imprescindibile, terapeutica, di liberazione, si diventa capaci di toccare e toccarsi, termini impiegati nella loro accezione più pura, si ha e si genera fiducia, si conosce una geografia dell’Io fisico e psichico autentica.

Piazzolla Tango” è la volontà della compagnia di omaggiare l’artista secondo un’idea più astratta: i corpi sono note musicali, idee musicali di Astor Piazzolla stesso che ne è ossessionato ma anche colpito. Dapprima infelice nella sua sperimentazione, trova la propria Musa, l’amore e il tormento durante il suo essere uomo e artista.

Chiaramente ci sono libertà, i danzatori, i tangheri, Jessica entrano nei rispettivi personaggi, li vivono, ne escono per dare corpo e anima ad altri in virtù di nuove prospettive quali “Othello Tango”, tornando sulla scia shakesperiana, collaborazioni su fronti esteri.

Jessica D’Angelo assiste e supporta Luciano come coreografa, nei lavori e nei progetti che la compagnia sviluppa nel medio e lungo termine. Lo studio e la ricerca della modalità con cui fisico e gestualità possono esprimere e ricalcare qualsivoglia argomento sono stimoli. Jessica, danzatrice, in contatto con il Tango, amante di questo lavoro, vede un domani ricco di colori, passi e chissà, le orme sulla pista potrebbero crescere, due, quattro e…?

Il tempo come la musica e gli spartiti di Piazzolla, susciteranno la pista più armoniosa.

Si ringrazia per la professionalità e raffinata accuratezza nel trasmettere l’amore per la sua passione, che serpeggia e anima tutta la Compagnia, Jessica D’Angelo, Luciano Padovani, tutti i danzatori, tangheri e il team di NaturalisLabor; si ringrazia il Teatro Giuditta Pasta. [credits foto Compagnia NaturalisLabor – Teatro Giuditta Pasta]

erica g

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