Quanto è importante il Territorio? L’habitat?

Dovremmo essere un po’ “Piante” per comprendere appieno la bellezza nascosta nel nostro territorio.

Dovremmo imparare a marcarlo e curarlo ed anche custodirlo. Abbiamo tutto e non ne comprendiamo la portata. Cerchiamo il nuovo, quando sarebbe sufficiente fare un piccolo giretto per i sentieri, per i musei, per i cantieri che stanno riportando alla luce cose dimenticate. L’uomo che si crede un progressista in continua evoluzione si accorgerebbe che ahimè, nulla di nuovo vi è nel mondo.

C’e piuttosto un patrimonio che geme e spera di essere lucidato, pulito, rigenerato, restaurato!

Pulire una superficie è la base fondamentale su cui poi effettuare altre procedure, altri protocolli. Pulire profondamente stando attenti a non commettere errori nella fase iniziale poiché questi si trascinerebbero nelle successive operazioni.

• Lo dice chi nei cantieri di restauro ci ha lavorato.
• Lo dice chi crede in un Territorio ed in un Patrimonio ancora salvabile.
• Lo dice chi con grinta e forza si re-inventa grazie all’osmosi ed alla determinazione di Marte (n.d.r. – osmosi: fenomeno chimico per il quale si ha il passaggio di un flusso di solvente tra due soluzioni con una concentrazione diversa; le soluzioni sono separate da una membrana semi-permeabile che permette il passaggio del solvente; in ambito culturale è uno scambio di idee, come può essere intuibile per associazione di immagine semantica).

Sì, la consapevolezza di rendere all’uomo ed al territorio la loro luce naturale, pura, levigata e di nuovo affascinante, nonostante le fasi di restauro debbano essere svolte, risultando un po’ impegnative o “stressorie”, è il dono di chi crede in ciò che la Natura ha ed in quello che l’uomo stesso può fare.

Restaurare è passare il testimone, creare sinergie, mostrare come una vecchia ruga possa essere plasmata e risultare seducente.

Marzia è la mano che restaura, il testimone della consapevolezza, la forza di una guerriera che crede nel suo sogno e nel Territorio.

Marzia studia e brama abbinare la ricerca cosciente, attenta, metodica applicabile ai cantieri di restauro, al prendersi cura di una superficie meravigliosa che protegge corpo ed anima: la pelle.

“Mi trovavo a Bologna, stavo curando un cantiere (ero presa dal progetto su una stele), lavoravo sodo con la mia squadra. Poco mi importava del trucco… avevo a che fare con polvere sottile, impalpabile. Per caso, per scherzo, osservando i prodotti usati nel mio mestiere e guardando le etichette di una crema cosmetica (un’amica era riuscita nell’impresa titanica di trascinarmi fuori, alla sera, per cui era necessaria una remise-en-forme), mi sono imbattuta nel Blog di Saicosatispalmi. Lì ho compreso che avrei trovato la vera me nell’espressione del restauro di qualcosa di molto nobile e con un grande vantaggio aggiunto: la pelle si rigenera! E quante analogie con i prodotti della chimica ho subito notato! Come era possibile rivestirsi con quegli ingredienti?! La Marzia pratica e guerriera si risvegliava al richiamo del restauro consapevole e green!”

Lo studio ed il desiderio profondo ed intimo di Marzia l’hanno condotta ad aprire un negozietto dal profumo di Tea tree e Rosa (BioHope Cosmetics di Cairate – Varese-) che si prende cura della pelle, dalla pulizia al make-up.

Un corner verde, pulito, con l’effetto magnetico e la capacità di attirare a sé quei curiosi forestieri che credono fortemente nelle piccole cose, ma ammalia anche i passanti dubbiosi saldi nella tradizione, ed ancora invita gli ambiziosi ‘verdi’, gli antagonisti ‘e-commerce forever’… Marzia è pratica e lancia una piccola provocazione tanto che l’elenco dei possibili clienti da accudire e rendere consapevoli, è voluto e dettato proprio da ciò! La sfida odierna è portare la consapevolezza che dietro ad un prodotto in un barattolo, c’è materia, ci sono molecole, atomi, Terra, Natura, c’è Vita (oramai in qualsiasi prodotti eco-cosmetico sono presenti elementi probiotici).

Non c’è nulla di nuovo, anzi! È giunto il momento di diventare consapevoli che bisogna restaurare l’eredità rimasta della Terra e del Territorio, per realizzare prodotti eco-green non per mera questione di classe o perché segue la moda! Semplicemente perché ne va della nostra vita, dell’Habitat in cui respiriamo! Le membra di un luogo non sono forse le membra di chi lo abita? Dobbiamo prendercene cura per custodire e coltivare a nostra volta luoghi, cose, esseri viventi.

Con prodotti scelti e mirati facciamo della nostra pelle un tempio, un museo bello da fotografare non per ostentazione ma come messaggio di sostenibilità e natura.

Marzia crede molto nel portare questo messaggio poiché è connettere l’Uomo al Territorio applicando tecniche e prodotti di restauro.

• Rinnovare
• Riparare
• Restaurare

Questa è la speranza di Marzia e nel suo sogno c’è il desiderio di far confluire nel grazioso BioHope Cosmetics di Cairate, Natura, filosofia eco-green, sprazzi di arte, ritagli di museo, valori del territorio.

Grazie Marzia, guerriera e restauratrice!

erica g.